Il gruppo 3 raggiunge un milione di clienti internet in Europa. Appello contro il “caro roaming”

di Andrea Trapani

H3G raggiunge un milione di clienti a banda larga in Europa, ma i costi del roaming dati tra le reti potrebbero soffocare la domanda nel continente. Questo è quanto emerge dal comunicato stampa che il Gruppo 3 ha appena reso noto.

COMUNICATO STAMPA – Il Gruppo 3, operatore mobile 100% 3G, ha raggiunto il traguardo del milione di clienti a banda larga in Europa. Questo dato evidenzia l’esistenza di una crescente domanda per i servizi a banda larga in mobilità in tutti i Paesi in cui è presente il Gruppo 3, compresi Regno Unito, Irlanda, Italia, Svezia, Danimarca e Austria.

Christian Salbaing, Amministratore Delegato European Telecoms di Hutchison Whampoa, afferma: “Questo traguardo dimostra che ovunque la gente vuole avere accesso ai nostri servizi a banda larga in mobilità. Da quando abbiamo lanciato le nostre offerte, alla fine dello scorso anno, abbiamo assistito ad una crescita fenomenale di clienti che la utilizzano come supplemento alla linea fissa e anche per sostituirla. Per molti clienti, è la prima connessione a banda larga personale”.

Tuttavia, a causa degli elevati costi del roaming dati applicati tra operatori di telefonia mobile in Europa, usare la banda larga in mobilità mentre si viaggia all’estero e si utilizza il roaming su reti diverse (non 3), è ancora molto costoso per i consumatori.

“Il principale punto di forza della banda larga in mobilità è la mobilità stessa; tuttavia i clienti sono, giustamente, preoccupati per i costi eccessivi da pagare per il roaming fuori dalle nostre reti. Alcuni operatori addebitano l’equivalente di €12 per guardare una clip di tre minuti da YouTube o fino a €180 per scaricare un’ora di televisione, cosa che rischia di avere degli effetti piuttosto dannosi in un mercato crescente,” ha detto Sailbaing.

“I tradizionali prezzi di roaming al dettaglio sono centinaia di volte più alti rispetto a quelli che i clienti si aspettano di pagare nel proprio Paese. In alcuni casi, un cliente europeo può pagare circa un centesimo di euro a megabyte restando nel proprio Paese, ma si trova a pagare una somma pari a 360 volte la stessa cifra, semplicemente oltrepassando la frontiera”.

I legislatori europei stanno attualmente decidendo che misure adottare per ridurre il costo all’ingrosso del roaming dati internazionale, il che significa che usare la banda larga in mobilità all’estero sarebbe comunque costoso e suscettibile di provocare bollette stratosferiche.

“L’Unione Europea – ha aggiunto Salbaing – ha l’opportunità di portare valore e trasparenza al roaming dati come ha fatto lo scorso anno, con notevole successo, con la voce. Il differenziale tra le tariffe dati nazionali e quelle in roaming è decisamente superiore a quello esistente nella voce e solo agendo sul prezzo all’ingrosso si può mettere fine ad addebiti che spesso sono centinaia di volte superiori rispetto alle tariffe nazionali. Un milione di collegamenti in pochi mesi da parte di una società relativamente piccola, fa capire chiaramente che la banda larga in mobilità è già una realtà del mercato di massa”.

Le reti europee di 3 offrono le tariffe “3 Like Home” che permettono ai clienti di effettuare il roaming con i loro piani tariffari nazionali, sulle reti delle società del gruppo 3 all’estero. Questo significa che i clienti 3 pagano poco più di una frazione di centesimo di euro per accedere ad internet quando sono all’estero. (Negli altri casi, 3 addebita circa €3,79 per megabyte ai propri clienti, soprattutto per effetto del prezzo all’ingrosso pagato.)

Togliendo questi costi di roaming internazionale, il volume del roaming dati tra reti 3, è cresciuto del 2500% in 12 mesi e il 96% del roaming dati di 3 avviene attualmente tra reti 3. I cittadini europei, chiaramente, vogliono usare internet in mobilità quando viaggiano in Europa, ma molti possono permetterselo solo nel proprio paese.

3 ha dimostrato il suo impegno nel ridurre il prezzo di roaming in tutta Europa, offrendo agli operatori mobili europei una tariffa all’ingrosso reciproca di soli 25 cents a megabyte, rispetto alla media attuale di circa €4. Questo offre un’opportunità per tariffe al dettaglio ancora più convenienti di quelle basate sul prezzo all’ingrosso di 35 cents suggerito dall’Unione Europea. Solo 5 reti hanno accettato l’offerta – cosa che indica un’evidente necessità di intervento.

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