Semplificazione

[gianrico]

Molti credono che WhatsApp abbia valore legale come una notifica di un ufficiale giudiziario (forse per il fatto delle spuntine) per cui se non rispondi lo fai perché non lo vuoi fare o hai qualcosa da nascondere.

Io ho cancellato l'account ormai da 3 anni. Trovo però sempre gente che dice di avermi scritto (come avrà fatto?), che era urgente e li ho abbandonati...naturalmente dopo questo sfogo non li ho né visti né sentiti più.


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[Piedone lo Sbirro]

Molti credono che WhatsApp abbia valore legale come una notifica di un ufficiale giudiziario (forse per il fatto delle spuntine) per cui se non rispondi lo fai perché non lo vuoi fare o hai qualcosa da nascondere.

Io ho cancellato l'account ormai da 3 anni. Trovo però sempre gente che dice di avermi scritto (come avrà fatto?), che era urgente e li ho abbandonati...naturalmente dopo questo sfogo non li ho né visti né sentiti più.


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Ti scrivono perchè risulti utente attivo. Cioè per whatsapp fintanto che non chiudi l'account sei un utente attivo anche se in quel momento non hai l'app installata. Quello che succede a me.
Sai che ti dico? Che io l'account non lo cancello. Chi ha deciso di gestire la sua vita via whatsapp e di essere nevrotico e cesellare le spunte semplici e doppie ha quello che vuole lui. Non io. Io me ne fotto. Se scrivo a uno e non mi risponde me ne fotto. Se è urgente (ma diciamocelo: quasi nulla è urgente!) chiamo, altrimenti scrivo una mail. Tutto il resto lo lascio a chi vive bene nella nevrosi della doppia spunta.

[faquick]

Ma anche senza chiamare, se è un po' meno urgente usare il caro vecchio SMS no eh? Non hai un bundle di SMS nel tuo pacchetto? Lo paghi. E se il messaggio non vale 7, 10, 12, 15 o 20 centesimi... beh allora chiaramente non è URGENTE

[gianrico]

Ma anche senza chiamare, se è un po' meno urgente usare il caro vecchio SMS no eh? Non hai un bundle di SMS nel tuo pacchetto? Lo paghi. E se il messaggio non vale 7, 10, 12, 15 o 20 centesimi... beh allora chiaramente non è URGENTE

Infatti, ormai quasi tutti hanno opzioni con sms inclusi, da utilizzare, a detta loro, solo con me, visto che tutto il resto del mondo usa WhatsApp, allora di che si lamentano?
E chi non li tiene inclusi, non può spendere qualche centesimo per mandarlo sto benedetto sms o per chiamare?
Secondo me è un qualcosa di compulsivo che spinge la gente ad utilizzare WhatsApp anche se non devono dire niente...tanto è gratis, peccato non sfruttarlo!

[Piedone lo Sbirro]

Infatti, ormai quasi tutti hanno opzioni con sms inclusi, da utilizzare, a detta loro, solo con me, visto che tutto il resto del mondo usa WhatsApp, allora di che si lamentano?
E chi non li tiene inclusi, non può spendere qualche centesimo per mandarlo sto benedetto sms o per chiamare?
Secondo me è un qualcosa di compulsivo che spinge la gente ad utilizzare WhatsApp anche se non devono dire niente...tanto è gratis, peccato non sfruttarlo!

Come ho giá scritto whatsapp non è affatto gratuito. Non costa soldi ma costa tempo e nevrosi.

Rimane il fatto che whatsapp sarebbe una cosa molto buona ma alla fine a causa di questa necessitá delle persone di "esistere" diventa ingestibile.

Questo vale anche per Telegram e facebook messanger.

facebook e instagram hanno dato luogo a due doverse speci di nevrosi. Una è quella di instagram che se hai meno follower di quanti segui sei un escremento sociale. La seconda è quella di facebook che ha notevolmente diminuito la durata della vita media. Infatti come si sa che si fa gli affari propri campa cent'anni. Ora scherzi a parte ma deve esserci qualcosa che è andato storto se le mamme dei compagnucci di scuola di mio figlio scrivono cosa hanno comprato al supermaket, quando lo cucinano, quando lo cagano ecc. per non parlare degli eventi che organizzano. Ormai gli eventi si organizzano solo su facebook e devi dare l'adesione dall'app. Una festa di compleanno di un compagnuccio del mio piccolo diventa un evento facebook a cui devi dare adesione su facebook ricaricando la postepay della rappresentante di classe e partecipando al sondaggio annesso su cosa regalare al povero derelitto festeggiato di turno.
Finita? Manco per idea. Dopo l'evento (che a me pare una parola roboante per qualche salatino, qualche tramezzino, una torta e bibite gassate) si postano le foto e i filmini e ci sono i soliti 5000 commenti fotocopia.

[gianrico]

Rimpiango i tempi quando internet era una cosa di nicchia, per pochi eletti (circa 20 anni fa...)


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[Piedone lo Sbirro]

Rimpiango i tempi quando internet era una cosa di nicchia, per pochi eletti (circa 20 anni fa...)


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Io non penso che fosse meglio di oggi. Penso però che molti non sappiano assegnare le prioritá oppure che le loro priorità siano dettate da una condizione personale meschina.
Chi ha bisogno di far sapere a tutti i più piccoli dettagli della propria vita ha una sociopatologia. Un conto è condividere con gli amici alcune foto di un viaggio a capo nord e un conto è postare pranzo cena e colazione cosa si mangia, cosa si beve e dove si deposita il prodotto interno lordo.
Un viaggio a capo Nord si fa una tantum e chi rimane in Italia può essere che non ci andrá mai per cui postare qualche foto su facebook può essere carino. Ma tutti i giorni tutti noi mangiamo, beviamo e defechiamo e non credo che raccontare tutto di tutti possa avere un qualche valore aggiunto.
Io continuo a pensare che la parola gratis dovrebbe essere spiegata bene con un corso a parte fin dalle elementari. Whatsapp non è gratis come non lo è facebook, non si tirano fuori i soldi direttamente ma si paga in altro modo e sempre con i soldi. Oppure qualcuno è davvero tanto ingenuo da pensare che facebook vale miliardi di dollari perchè è figo? Non si tira fuori denaro per l'applicazione e l'iscrizione e non si tira fuori denaro per usare facebook (ma lo stesso vale per whatsapp e messanger, Telegram è un discorso a parte ma è troppo lungo da spiegare). Allora me lo spiegate da dove vengono i miliardi del valore di Facebook, Whatsapp, Waze e conpagnia cantando? Mica dal parco clienti paganti! Non ce ne sono! Mediaset con i suoi canali gratuiti da dove prende i soldi? Dalla pubblicita! Ovvio dirlo perchè la vedete. Invece con il web tutto sfuma, non ti accorgi che stai pagando questi social, li paghi quando tiri fuori i soldi per comprare qualsiasi cosa dal gelato a vestiario, Nulla è gratis, anzi penso che la parola gratis non abbia proprio senso. Le uniche cose gratis sono quelle che fai da solo come un bel sogno, un ragionamento o un bell'atto di autoerotismo. In fondo sarebbe anche giusto che nulla è gratis ma quel che non digerisco è che non sia palese il costo e vi assicuro che il costo è elevatissimo altrimenti questa social non varebbero tanto e il vostro tempo e la vostra socializzazione delle più fini minkiate è il denaro con cui pagate. Un denaro nuovo ma è il più prezioso.

[gianrico]

Secondo me la gente non ha capito ancora dov'è la fregatura.
Il prezzo da pagare è spesso, soprattutto per i più giovani, ma non solo, il dipendere ormai dagli altri, dai "mi piace" e da quanti commenti (fotocopia) si riceve. Non ci sono altri parametri di misura...per questo il mondo va a *******...


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[Piedone lo Sbirro]

Secondo me la gente non ha capito ancora dov'è la fregatura.
Il prezzo da pagare è spesso, soprattutto per i più giovani, ma non solo, il dipendere ormai dagli altri, dai "mi piace" e da quanti commenti (fotocopia) si riceve. Non ci sono altri parametri di misura...per questo il mondo va a *******...


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No Gianrico quello dei "Like" è il mezzo. Il fine è diverso, Hanno creato una societá di Like per fare i soldi attraverso la profilazione degli iscritti. Il vero oro del futuro è la pubblicitá mirata. Ormai la pubblicitá Urbi Et Orbi è in calo perchè sempre più si preferisce fare la pubblicitá profilata.

[AndreA]

Secondo me la gente non ha capito ancora dov'è la fregatura.
Il prezzo da pagare è spesso, soprattutto per i più giovani, ma non solo, il dipendere ormai dagli altri, dai "mi piace" e da quanti commenti (fotocopia) si riceve. Non ci sono altri parametri di misura...per questo il mondo va a *******...

Io, evitando una deriva apocalittica, sono dispiaciuto che tutto questo progresso informatico sia avvenuto con scarsa consapevolezza dell'utenza: siamo nel momento storico in cui è più facile avere accesso alle informazioni, eppure è una capacità che bisogna saper utilizzare