Banda larga e Rapporto Caio, soddisfatta Asstel. “Nuove norme per installare antenne telefoniche”

di Andrea Trapani

asstelAccogliamo con grande soddisfazione l’iniziativa intrapresa dal Governo  per accelerare sullo sviluppo della banda larga in Italia, la quale rappresenta un’importante conferma della centralità delle infrastrutture di telecomunicazione e dei servizi digitali per la modernizzazione del Paese e un forte impulso verso gli operatori Tlc a proseguire con i piani di investimento già avviati” è il commento del presidente di Asstel-Assotelecomunicazioni, Cesare Avenia, a seguito della presentazione del Rapporto sulla rete “Raggiungere gli obiettivi Europei 2020 della banda larga in Italia: prospettive e sfide” illustrato ieri  mattina dallo stesso Presidente Letta e da Francesco Caio.

“Con questo impegno, che il Presidente Letta ha precisato essere una priorità assoluta presa al massimo livello di Governo – ha continuato Avenia – gli operatori Tlc potranno finalmente contare su un contesto politico-istituzionale concretamente favorevole ai loro sforzi, destinati a generare un rilevante ciclo d’investimenti, con ricadute decisive per la  crescita e la competitività del Paese. A questo punto è indispensabile che il Governo si adoperi, come promesso oggi dallo stesso Letta, per rimuovere tutti gli ostacoli di natura normativa che ancora si frappongono alle opere di infrastrutturazione”.

In particolare gli operatori di Tlc si aspettano che al più presto vengano emesse “le linee guida per l’attuazione dei nuovi metodi di rilevazione delle emissioni elettromagnetiche”,  attese da oltre un anno, necessarie per superare la frammentazione e la farraginosità delle procedure di autorizzazione per l’installazione di stazioni radio base per reti di comunicazione mobili Gsm/Umts e  Lte.

Così come è cruciale per la messa in opera delle reti in fibra ottica che vengano apportate le modifiche al “Regolamento scavi” per consentire il corretto utilizzo delle minitrincee. A questo proposito Asstel chiede che venga approvato un emendamento proposto nell’ambito del provvedimento di conversione del decreto legge “Destinazione Italia”.

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