LTE, l’asta in Gazzetta Ufficiale. Al via la gara, 30 giorni per conoscere i partecipanti

di Andrea Trapani

Ci si avvicina al 4G: la tanto attesa asta LTE finalmente è… ufficialeAgCom aveva deliberato nelle scorse settimane, la novità è che  – con data 27 giugno – oggi appare disponibile sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico la documentazione per partecipare (Bando di Gara (.pdf) e Disciplinare (.pdf)) all’assegnazione degli spettri in concessione.

Le frequenze disponibili sono quelle nelle bande 800, 1800, 2000 e 2600 Mhz. Interessanti saranno gli sviluppi e le strategie che le singole compagnie penseranno di utilizzare. Infatti gli operatori avranno due tempestiche da rispettare

1. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro i prossimi trenta giorni. Un passaggio importante per capire prima se i quattro operatori attuali (Wind, Vodafone, H3G e Tim) confermeranno la loro partecipazione che viene data per scontata e poi per vedere se ci saranno sorprese dell’ultim’ora – come ipotizzato già nel nostro forum – con nuovi arrivi (c’è chi ipotizza Poste) tra i gestori con propria rete.

2. Una volta ammesse alla gara le società prescelte avranno ulteriori 30 giorni di tempo per presentare le offerte economiche. Tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre avrà luogo la seduta pubblica per l’apertura delle offerte e, a seguire, lo svolgimento dell’asta.

Valore. I 24 lotti delle frequenze hanno una base d’asta intorno ai 3,1 miliardi di euro.  I diritti d’uso delle frequenze in asta hanno durata fino al 31 dicembre 2029, sono rinnovabili e non possono essere ceduti a terzi senza previa autorizzazione da parte del ministero dello Sviluppo.

I lotti. Ricordiamo i lotti, divisi per frequenza, su cui si giocherà la competizione:

  • banda 800 MHz: fino a 6 lotti di frequenze FDD, ciascuno di ampiezza pari a 5 MHz in spettro accoppiato, assegnabili su base nazionale, nominati da 1 a 6;
  • banda 1800 MHz: fino a 3 lotti di frequenze FDD, ciascuno di ampiezza pari a 5 MHz in spettro accoppiato, assegnabili su base nazionale, nominati da 1 a 3;
  • banda 2000 MHz: 1 lotto di frequenze TDD di ampiezza pari a 15 MHz, assegnabile su base nazionale, nominato lotto A;
  • banda 2600 MHz: fino a 12 lotti di frequenze FDD, ciascuno di ampiezza pari a 5 MHz, in spettro accoppiato, assegnabili su base nazionale, nominati da 3 a 14, e 2 lotti di frequenze TDD, ciascuno di ampiezza pari a 15 MHz, assegnabili su base nazionale, nominati lotto B e C, con esclusione delle frequenze 2500-2510 MHz e 2620-2630 MHz nei lotti FDD e delle frequenze 2600-2620 MHz nei lotti TDD.

| via Corriere delle Comunicazioni

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