Decreto FARE, al Senato votato OdG che toglie la TCG dai cellulari

di Valerio Longhi

3G MicroCellLa notizia è del tardo pomeriggio di ieri ed è molto gustosa per i tanti che aspettano l’eliminazione della tassa di concessione governativa (TCG) in essere per i contratti in abbonamento di telefonia mobile.

Il Governo è stato, infatti, battuto al Senato su un ordine del giorno al decreto legge del «Fare».

L’ordine del giorno presentato dalla Lega Nord proponeva l’abolizione della TCG passando l’approvazione con 143 voti favorevoli, 118 contrari e 10 astenuti.

La Tassa di Concessione Governativa è  richiesta dallo Stato a chi beneficia di determinati provvedimenti amministrativi ai sensi dell’ articolo n. 21 DPR 26 ottobre 1972, n. 641 (Disciplina delle tasse sulle concessioni governative). Tra questi provvedimenti amministrativi rientrano licenze, autorizzazioni ed anche gli abbonamenti della telefonia mobile. Chi dunque è in possesso di un abbonamento presso un gestore di telefonia mobile italiano, sa che ogni mese deve pagare, oltre al canone del servizio, anche 5,16 euro, se si è cliente privato, o 12,91 euro, se si è cliente affari.

Cosa succede ora?  Nell’esame di un disegno di legge possono essere presentati ordini del giorno concernenti il contenuto del disegno di legge stesso.

La Costituzione stabilisce che la funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere (art. 70). Ciò significa che per divenire legge un progetto deve essere approvato nell’identico testo da Camera e Senato.

La strada è quindi ancora lunga, la TCG per ora resta.

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