La CGIL contro la delocalizzazione dei callcenter

di Valerio Longhi

La qualità dei servizi del callcenter è un argomento molto sentito. Il forum di Mondo3, ad esempio, quasi quotidianamente affronta le problematiche relative al servizio 133 di H3G con commenti talvolta di profonda delusione per quanto offre l’assistenza clienti 3 Italia.

Ieri in tal senso arriva una nota di SLC CGIL che denuncia la situazione delle nostre TLC: ““In queste settimane grandi aziende di tlc e media stanno accelerando un processo di delocalizzazione di attivita’ in Paesi con minori salari e diritti, mettendo a rischio migliaia posti di lavoro“.

In particolare – si legge – Telecom Italia, Vodafone, Wind, H3G e Sky stanno in questi mesi riducendo le attivita’ nel nostro Paese, affidando servizi di customer care e di back office ad aziende in Romania, Albania e Tunisia, con gravi rischi occupazionali e con una qualita’ offerta ai consumatori enormemente inferiore.

Il fatto gia’ in se’ grave, diviene oggi drammatico in un momento di difficolta’ del Paese e con decine di imprese di call center in Italia che hanno scommesso su una competizione basata sulla qualita’ e non sulla gara a chi paga di meno i lavoratori o con meno tutele“.

[via La Voce Impertinente delle TLC]

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