Hutchison Whampoa stringe sulle telecomunicazioni

di Valerio Longhi

Hutchison Whampoa, la società guidata da Li Ka-shing, la scorsa settimana ha avanzato un’offerta di 4,23 miliardi di dollari di Honk Kong (pari a circa 545 milioni di dollari) in contanti, per aumentare il controllo sulla divisione Hutchison Telecommunications.

hutchison-whampoaHutchison Whampoa, secondo gli analisti, ha proposto di incrementare il controllo della sua quota del 60,4% nella divisione TLC  per incrementare la flessibilità  nella gestione di tale business. Una flessibilità che, da sempre, il gruppo ha cercato di avere nei vari segmenti dove opera: non c’è solo la telefonia infatti.

I principali settori di attività di HWL sono cinque: porti e servizi correlati, immobiliare ed alberghiero, telecomunicazioni, distribuzioni, energia ed infrastrutture. Le attività di HRW sono presenti in 56 nazioni, tra cui l’Italia con H3G, e la società ha oltre 220.000 dipendenti.

L’offerta da 2,20 dollari ad azione è rivolta – spiega Key4Biz – agli azionisti di minoranza della società – introdotta in Borsa nel 2004 – e rappresenta un premium del 33% rispetto alla chiusura del titolo, la cui quotazione è sospesa da 4 giorni. L’operazione consentirà agli azionisti più grandi di avere un maggiore controllo sulla ristrutturazione dei poco profittevoli asset sulle telecom.

Infatti, eccezion fatta per la casa madre telefonica 3 HK, le altre nazioni non stanno producendo gli utili sperati tanto che più volte si è parlato di un possibile disimpegno anche dai mercati europei. Italia compresa.

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