Svizzera, Swisscom ha posizione di mercato dominante sulla rete telefonica

di Redazione

Nella sua sentenza relativa alle linee noleggiate, resa nota il 6 marzo 2012, il Tribunale amministrativo federale ha parzialmente accolto il ricorso di Swisscom. Di conseguenza la Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) deve rivalutare i prezzi delle linee noleggiate relativi agli anni dal 2007 al 2009.

Il TAF ha tuttavia confermato nella sostanza la decisione della ComCom. Secondo la Commissione, Swisscom detiene una posizione di mercato dominante per tutte le tecnologie di trasmissione e per i servizi Ethernet e deve quindi offrire ai suoi concorrenti prezzi orientati ai costi. Swisscom riesaminerà la sua offerta di linee noleggiate.

Oggetto della sentenza è una decisione emanata dalla ComCom nel marzo del 2010 in merito a un procedimento relativo alle linee noleggiate avviato dalla ditta COLT Telecom Services AG contro Swisscom. A parere della Commissione, Swisscom era tenuta a proporre prezzi più orientati ai costi a causa della sua posizione dominante sul mercato. La ComCom ha quindi stabilito dei nuovi prezzi, retroattivamente agli anni dal 2007 al 2009, per le linee noleggiate dalla ditta COLT. Stando alla ComCom, dalla regolamentazione sono esclusi solamente i collegamenti fra località per le quali sono disponibili almeno due offerte alternative a quella di Swisscom.

Forti concorrenti di Swisscom, quali gestori di reti via cavo, aziende elettriche e operatori alternativi delle telecomunicazioni dispongono in molte regioni di efficienti infrastrutture adeguate per le linee noleggiate. Swisscom riteneva pertanto che la decisione della ComCom non prendesse sufficientemente in considerazione l’effettiva situazione economica né la libera concorrenza esistente, regolamentando in maniera eccessiva il mercato delle linee noleggiate. Inoltre, secondo Swisscom, la Commissione non aveva calcolato correttamente i prezzi e ignorava ingiustamente i vigenti contratti. Per questo motivo aveva interposto ricorso presso il Tribunale amministrativo federale. A causa dell’incertezza giuridica legata a questo servizio d’accesso introdotto solo nel 2007 Swisscom aveva costituito accantonamenti che sono sufficienti, stando alle informazioni attualmente a nostra disposizione.

Il Tribunale amministrativo federale ha parzialmente accolto il ricorso di Swisscom chiedendo alla ComCom un riesame della fattispecie. Il Tribunale ha deciso in particolare che la ComCom non ha stabilito correttamente i prezzi delle linee noleggiate relativi agli anni dal 2007 al 2009 e che l’obbligo di offerta di Swisscom si limita agli impianti e servizi esistenti. Nella sostanza ha tuttavia confermato l’obbligo di offerta di Swisscom deciso dalla ComCom. Secondo il TAF tale obbligo vale anche per i servizi Ethernet.

Questa sentenza – scrive Swisscom in un comunicato stampa – chiarisce importanti questioni di fondo nella regolamentazione degli accessi. Ora Swisscom esaminerà attentamente le conseguenze della sentenza e gli adeguamenti dell’offerta regolamentata di linee noleggiate. La sentenza è definitiva e non impugnabile. È ancora pendente una decisione del TAF in merito a una vertenza sulle linee noleggiate praticamente identica che oppone Sunrise Communications SA a Swisscom. Swisscom si attende comunque un esito analogo.

Le linee noleggiate sono collegamenti da punto a punto che consentono di trasmettere dati attraverso un canale esclusivo e vengono utilizzate ad esempio per interconnettere varie sedi di un’azienda. Oltre all’offerta commerciale, che comprende tutti i tipi di linee noleggiate, al di fuori dei grandi centri urbani Swisscom mette a disposizione già oggi linee noleggiate con una larghezza di banda fino a 2 Mbit/s a prezzi basati sui costi.

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