TIM presenta un nuovo progetto per lo sviluppo della rete fissa ultrabroadband nelle aree “bianche”

di Redazione

Giornata importante quella di ieri in casa TIM.
E’ stata esaminata e approvata dal Consiglio di Amministrazione la Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016

Vari i dati emersi tra cui l’EBIT consolidato: 3,7 miliardi di euro (+25,6% rispetto al 2015). TIM informa che, al netto di componenti non ricorrenti, il dato sarebbe pari a 3,9 miliardi di euro.
L’EBIT del quarto trimestre 2016 ammonta a circa 1 miliardo di euro, in crescita di 0,8 miliardi di euro rispetto al quarto trimestre 2015 riflettendo il positivo miglioramento dell’EDIBTA.

L’utile di gruppo di spettanza della controllante è pari a 1,8 miliardi di euro rispetto a una perdita di 70 milioni di euro nel 2015. In tal senso la proposta di distribuzione dividendo per le azioni di risparmio è di 2,75 euro cent.

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Importante quanto emerso per il nuovo progetto per lo sviluppo della rete fissa ultrabroadband nelle aree “bianche”: TIM anticipa di quasi due anni rispetto al piano industriale la copertura del paese al 95%. nel 2019 arriverà al 99%, mantenendo invariati i capex previsti dal piano.

Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha approvato il progetto presentato dall’Amministratore Delegato Flavio Cattaneo per la creazione di una società dedicata esclusivamente allo sviluppo selettivo di nuove infrastrutture in fibra in aree inserite nella classificazione dei cluster C e D (cosidette ‘aree bianche’ o rurali) in base alle norme UE.
Il Progetto è in coerenza con il Piano Industriale 2017-2019 approvato dal CdA e non determina per il Gruppo TIM un incremento del livello di investimenti già programmati.
Il progetto prevede, infatti, la costituzione di una società partecipata, la cui maggioranza sarà detenuta da un socio finanziario, che sarà scelto nei prossimi mesi e la cui procedura di individuazione è stata avviata.
La realizzazione di questa partnership permetterà a TIM, tramite la nuova società, di raggiungere i propri obiettivi di copertura del Paese con Banda Ultralarga con quasi 2 anni di anticipo rispetto alla tempistica prevista dal piano triennale. Grazie a questa accelerazione nei Cluster C e D, l’obiettivo di copertura del 95% della popolazione italiana con connessioni UBB sarà già raggiunto alla fine del primo semestre del 2018 mentre nel 2019, termine dell’attuale piano, la copertura salirà al 99% anche con il contributo di tecnologie wireless. Per realizzare questa infrastruttura la nuova società utilizzerà le migliori tecnologie disponibili sul mercato con architetture FTTC fino a 300 megabit/s. I comuni interessati dal progetto sono oltre 6 mila e saranno collegate oltre 7 milioni di abitazioni.
La società offrirà a tutti gli operatori servizi di connessione wholesale, garantendo parità di trattamento.

CS

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