Simlock ed aspetti legali: la risposta di 3

di Andrea Trapani

In merito all’articolo pubblicato oggi su Repubblica sul tema del Sim Lock, questa è la posizione di 3 Italia che ci è appena giunta e che rendiamo nota:

“L’articolo ‘Tre non può bloccare i cellulari’ pubblicato ieri fornisce un quadro inesatto sul sim lock, il meccanismo utilizzato da 3 Italia per offrire videofonini a prezzi convenienti. Non può sostenersi che, come riportato nel titolo dell’articolo, un giudice ha vietato a 3 Italia di bloccare i cellulari. La pratica del sim lock è assolutamente lecita: una delibera dell’Autorità per le Comunicazioni regola la materia e, in sede civile, è stato riconosciuto che il periodo di blocco è necessario per garantire il rientro dei costi sostenuti da 3 Italia.

Il giornalista lascia intendere che una sentenza abbia dato il via libera allo sblocco: non esiste ad oggi alcuna sentenza, il Pubblico Ministero Braghà ha chiesto al giudice l’archiviazione (confermando per altro che lo sblocco rappresenta una violazione contrattuale), ma il giudice non ha ancora preso alcuna decisione. Nonostante l’affermazione che “500mila italiani possono tirare un sospiro di sollievo”, alcuni Pubblici Ministeri in altre Procure ritengono esista il concreto rischio che lo sblocco sia penalmente perseguibile. L’utente che tenta di rimuovere il blocco commette dunque un illecito, che può sfociare nel campo penale.
3 Italia continuerà ad informare i clienti delle clausole contrattuali vigenti e a tutelarsi nei confronti di tutti coloro che tentano di violarle. 3 Italia, grazie a prezzi concorrenziali, ha permesso ad oltre sei milioni di italiani di apprezzare i servizi UMTS.

La società continuerà ad offrire sul mercato videofonini sim locked nel pieno rispetto di quanto stabilito dal Garante per le Comunicazioni.”

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