Fastweb 2016, obiettivo 500 Mbps per la fibra ottica

di Redazione

Fastweb soluzione impresaFASTWEB annuncia che a partire dal 2016 doterà la propria rete Fiber To The Cabinet (FTTC) di tecnologie innovative per innalzare la velocità di connessione oltre i 100 Megabit al secondo (Mbps), sino a 500 Mbps.

Sarà installato un  mix di tecnologie (Vectoring, GFast e Vdsl enhanced) che entro il 2020 porterà velocità di diverse centinaia di Megabit a tutte le unità immobiliari raggiunte dalla infrastruttura FASTWEB: 7,5 milioni di famiglie e imprese, pari al 30% della popolazione italiana.

L’investimento per il potenziamento della rete sarà di circa 100 milioni di euro. Ogni anno FASTWEB investe in infrastrutture di rete e innovazione oltre 400 milioni di euro. L’upgrade della rete oggi annunciato rientrerà in tale profilo di Capex.

Già oggi i clienti FASTWEB in tecnologia FTTC sono collegati in media a 75 Mbps in download e 30 Mbps in upload (rilevazioni del Politecnico di Milano); con l’adozione delle nuove tecnologie la velocità di tutta la rete sarà innalzata oltre quota 100 Mbps e potrà arrivare sino a 500 Mbps. La decisione di potenziare le velocità di rete è stata presa sulla base delle rapide evoluzioni che si sono avute negli ultimi mesi nel campo delle tecnologie in fibra e alla luce degli ottimi risultati ottenuti da diversi programmi pilota su utenti reali che FASTWEB ha condotto con Alcatel-Lucent e altri fornitori, i cui dati saranno presentati oggi.

Nel 1999 FASTWEB è stato il primo operatore a realizzare una rete di accesso in fibra ottica (Fiber To The Home) che raggiunge 2 milioni di unità immobiliari a Milano, Genova, Bologna, Torino, Roma, Bari e Napoli. Nel 2010 è stato il primo in Europa a offrire ai clienti residenziali connessioni fino a 100 Mbps. A partire dal 2012 l’azienda ha rilanciato gli investimenti per estendere entro il 2016 la copertura in fibra ottica con architettura FTTC a un totale di 7,5 milioni di famiglie e imprese (30% della popolazione). La costante spinta innovativa di FASTWEB e i relativi investimenti – pari al 35% del fatturato, un livello che non si registra da parte di nessun altro operatore di telecomunicazioni europeo – hanno consentito all’azienda di incrementare i clienti e il fatturato anche nel 2014, anno in cui i ricavi di tutto il comparto telecomunicazioni si sono ridotti.

L’architettura FTTC, sulla quale si basano i programmi di investimento dei principali operatori italiani, è anche lo standard adottato dalla maggior parte dei player europei per la copertura ultra broadband dei rispettivi paesi grazie a costi sostenibili (pari al 25% di quelli dell’FTTH), tempi di sviluppo rapidi (un quarto di quanto necessario per l’FTTH)  e copertura omogenea (l’FTTH è sostenibile solo in aree metropolitane densamente popolate). Proprio per questo, nell’ultimo anno le attività di Ricerca e Sviluppo dei principali vendor – tra cui Alcatel-Lucent – si sono concentrate sulle tecnologie evolutive in grado di migliorarne ulteriormente le prestazioni. Dalla ricerca sono emerse importanti e dirompenti innovazioni in grado di modificare il paradigma delle tecnologie in fibra.

A ottobre 2014 FASTWEB ha effettuato test di laboratorio su Vectoring, GFast e Vdsl enhanced. A partire da dicembre queste stesse tecnologie sono state sperimentate in campo a Roma, Monza, Milano, Livorno, Torino, Bari e Genova per verificarne le reali performance in presenza di diverse condizioni di numerosità di clienti collegati e lunghezza di linea. La totalità dei clienti ha riscontrato velocità superiori a 100 Mbps, mentre nell’80% dei casi i collegamenti hanno raggiunto velocità superiori a 200 Mbps e nel 20% superiori a 500 Mbps.

Grazie alla disponibilità di queste tecnologie innovative su architettura FTTC si pongono le basi affinché anche l’Italia consegua gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea (disponibilità di connessioni a 30 Mbps per il 100% della popolazione e adozione dei 100 Mbps da parte del 50% della popolazione entro il 2020) e annulli l’attuale gap infrastrutturale rispetto agli altri paesi europei.

Alberto Calcagno, Amministratore Delegato di FASTWEB, ha dichiarato: “Queste tecnologie non solo permettono a FASTWEB di dare ulteriore potenza alla propria rete FTTC, ma rappresentano anche una soluzione di sistema per lo sviluppo della banda ultralarga su tutto il territorio italiano e il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale in anticipo rispetto al 2020. E’ per questo che il Governo potrebbe impiegare i fondi destinati alla banda ultra larga per stimolare lo sviluppo delle reti FTTC su tutto il territorio nazionale incluse le aree attualmente non coperte dai piani degli operatori.”

Roberto Loiola, Amministratore Delegato di Alcatel-Lucent, ha aggiunto: “Siamo orgogliosi di essere a fianco di FASTWEB nell’evoluzione delle tecnologie di ultima generazione per l’accesso a banda ultralarga e per il trasporto ultraveloce su fibra ottica, innovazioni per le quali Alcatel-Lucent è leader a livello globale e nel nostro Paese. Contribuiamo da protagonisti al progresso tecnologico e alla standardizzazione per consentire in futuro alle reti degli operatori di conseguire prestazioni impensabili fino a pochi anni fa, anche con tecnologie che sfruttano al massimo l’ultimo tratto della rete in rame. Vogliamo mettere a disposizione del Paese e dell’Agenda Digitale italiana la nostra ricerca e sviluppo con rinnovato impegno, ivi inclusi i numerosi progetti sviluppati dai nostri nuovi laboratori di Vimercate.”

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