iPhone e privacy - Pagina 3
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iPhone e privacy

  1. #21
    Partecipante Scassamarroni L'avatar di Ramses
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    Citazione Originariamente Scritto da aleritty Visualizza Messaggio
    Non condivido Ramses... solo perchè lo fanno in molti non significa che dobbiamo starcene!
    Inoltre gli updater che hai citato non vedono che software hai installato... si limitano ad installare gli aggiornamenti per windows (ed il sistema operativo mac) col cavolo che ti aggiornano da office 2003 ad office 2007 o l'antivirus ecc. ecc. (d'altra parte cadrebbe il modello di software chiuso!)
    E' anche per questo che io uso software aperto... Perchè in ogni momento so che io e/o altri possiamo controllarlo e sarà sempre "pulito" e farà quello che diciamo noi!

    Apple ha implementato il TPM senza dire un bel niente agli utenti...
    Per chi non sapesse cosa è il tpm e cosa comporti.... posto un paio di video esplicativi!
    YouTube - [ NO ] Trusted Computing [ ITA ]
    YouTube - Trusted??

    ed il sito no1984.org

    Faccio presente che utilizzando appieno il TPM apple ha pieno accesso anche a tutti i dati (anche personali) memorizzati nel telefono (spiegazioni all'interno di no1984.org)
    ... e tutto questo all'oscuro dell'utente!
    Il terminale lo paghi si, ma è tutt'altro che "tuo" dato che rimane vincolato a quello che apple decide che TU ci possa fare... (E' definibile come tua una cosa su cui ha giurisdizione un altra persona? o forse è definibile come SUA...)
    Capirei queste condizioni in un prestito o in un noleggio... ma in un acquisto no! Mi rifiuto!
    Immaginate che apple decida di bloccare (e potrebbe farlo) i siti della microsoft perchè sono concorrenti... quanti di voi usano MSN? quanti hanno la posta su hotmail? Beh salutateli! (non è uno scenario tanto strano no... si ostacolano da anni!)

    E non capisco cosa c'entri il p2p... contate che p2p non significa illegale... scaricare materiale protetto da diritto d'autore è illegale! Io condivido tramite p2p le ultime immagini iso di debian, ubuntu ed altre distribuzioni! E Mr. Debian e Mr. Ubuntu (scusa Mark) mi RINGRAZIANO per questo...

    Una buona analisi la ha fatta anche paolo attivissimo qui:
    Il Disinformatico: iPhone e iPod craccati, attenti al Trusted Computing che li stende
    Scusa ma forse non mi hai capito...

    Mica ho detto che va bene così giusto perchè lo fanno in molti e quindi pace e amen.

    Ho solo detto che non è la prima e non sarà l'ultima volta che capita, il che non li giustifica ma fa certamente capire come vanno le cose a questo mondo.

    Non ho assolutamente assolto Apple!!

    E poi ho rincarato la dose con quelli (escludendo l'amico erikrm che conosco) che fanno post scandalizzati e poi scaricano col p2p cose illegali.

    Prova a girare per i blog e i forum su Iphone. In merito a quello che è successo è pieno di gente incazzata che sarebbe pronta a linciare Jobs per la sua orrenda ed infamante azione... e la stragrande maggioranza degli stessi ha software completamente piratato, collezioni di dvd e divx, mp3....

    A me da fastidio l'ipocrisia, tutto qua.

    Quanto poi al riferimento al p2p, mi spiace di essere stato frainteso. Era un modo per riassumere i vari emule, bittorrent e non so quant'altri sistemi (non sono aggiornato).
    Lo so che il p2p di per sè non è nè malvagio nè illegale, ma se ci si fa un giro la stragrande maggioranza dei files che girano non sono di certo versioni libere da diritti d'autore della Sacra bibbia, distribuzioni gratuite di linux e materiale informativo della caritas... ma sono materiale illegale per svariati motivi (e a volte purtroppo la violazione della copyright è il meno).
    E' per quello che mi riferivo al p2p.

    Per quanto riguarda il problema di cui si discute, sinceramente di quello che fa Apple me ne frega sinceramente poco, quello che mi ha dato fastidio è che l'abbia mantenuto segreto.
    Se invece avesse avvertito il cliente prima della vendita... sarebbe stato diverso, condivisibile o meno. Uno era libero di scegliere o no.

    Comunque quando si parla di Apple si potrebbe andare avanti per ore, nascono sempre discussioni fiume e spesso flames.

    Non voglio essere di certo io ad alimentarle, anche perchè pur essendo un estimatore dei prodotti della mela, se anche Apple fallisse non me ne frega una cippa!! Vivrei lo stesso.

    Una cosa mi piace? Me la posso permettere? La compro. Punto. Non la compro per tifoseria e quindi manco la difendo.

    Però anche quando vengono fuori le grida "allo scandalo"... ancorchè facilmente il problema sia reale, spesso è gonfiato e strumentalizzato ad arte e la massa di chi è pronta a scagliare la prima pietra non è proprio senza peccato.

    Ora, per non dilungarmi inutilmente (ho anche sonno), ecco quello che penso io.

    Giusto incazzarsi. Che Apple sia obbligata o a fare marcia indietro o a pubblicizzare la cosa prima della vendita, nel qual caso uno è libero di scegliere.
    Se fa marcia indietro, meglio per tutti. Se non demorde, chi lo compra sa a che rischi potrebbe andare incontro.

    E chi ha già l'iphone?? Le soluzioni ci sono, quindi tutto sommato problema comunque rientrato.

    Amen

    Ramses
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  2. #22
    Partecipante Logorroico L'avatar di LuPiN`III
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    facciamoci due risate, da macity

    iPhone "telefono casa" ecco la vera verità


    Preoccupati per la vostra privacy ora che si e' scoperto che Apple puó cancellare applicazioni non autorizzate a distanza? Non avete ancora visto nulla! Ecco cosa abbiamo scoperto sulle mosse segrete del malefico Steve Jobs.
    di Lamberto Mandelli
    ( 13-08-2008 )

    Il punto è che questa cosa dell'iPhone che viene spiato è stata fraintesa. Ma parecchio anche. E le cose non stanno neanche lontanamente così come viene scritto nei giornali soprattutto italiani (perlomeno, quelli accessibili in rete qui dal Giappone, gli altri probabilmente hanno preso il buco). Vediamo allora di fare un po' di chiarezza.

    E non stiamo parlando di considerare il fatto che Steve Jobs la cosa dell'"intercettazione" l'abbia detta en passant in una intervista al Wall Street Journal, che ha visto bene, perlomeno in prima battuta, di non farci né il titolo né un sommario o un richiamino, perché tutti hanno sistemi di questo tipo (Nokia può anche far esplodere i telefoni a distanza, così come fa Toshiba con le sue batterie per portatili che s'incendiano). E neanche che la modalità di spionaggio non è quella scoperta dal sedicente hacker ed esperto di sicurezza (quello che ha trovato l'indirizzo web sui server di Apple che in realtà si occupa di tutt'altro, cio; di proteggere le API riservate della parte core del sistema operativo) o che i siti e i giornali americani non siano "impazziti" per la notizia e gli stanno dando la stessa rilevanza dedicata alle politiche di welfare statale nei programmi dei candidati alla presidenza Usa).

    Non stiamo neanche parlando della manciata di applicazioni sinora rimosse dal negozio online App Store: la prima, quella "I Am Rich", che è una vera e propria mini-truffa a danno dei clienti (mille dollari per un software che non fa niente se non dimostrare di avere una certa liquidità a disposizione: rimossa ieri con anche le proteste di parecchi clienti tra cui un paio truffati). La seconda NetShare per connettere l'iPhone al computer e fargli usare la connessione Internet del primo (rimossa, rimessa, rimossa definitivamente ma mai cancellata dai telefoni di chi l'aveva acquistata). Per un riepilogo di tutte le applicazioni rimosse da App Store rimandiamo a questo precedente articolo di Macity.

    Di cosa stiamo parlando, allora? La spiegazione di Steve Jobs è una sottile foglia di fico che copre le pudenda del re: la "leva" (il kill-switch che Apple spera di non dover mai usare ma che "sarebbe stato da irresponsabili non mettere") sostiene Jobs che sarebbe necessaria per poter salvare la situazione se qualche malintenzionato riuscisse a far passare attraverso le maglie dei controlli preventivi una applicazione "cattiva" che rubi dati riservati o cose del genere, levando a posteriori la suddetta applicazione incriminata e giudicata senza possibilità di appello.

    Ebbene, è evidente che le cose non stanno così. Qui, signori e signore, si parla d'altro. E nei prossimi giorni i fatti daranno ragione a quanto si sta per scrivere: non solo l'iPhone spia i suoi utenti, ma in tasca avete Steve Jobs in persona che vi guarda. E che ha cominciato, dalla sua postazione nel bunker sotterraneo di Cupertino dove vive oramai recluso da settimane circondanto da monitor Apple da 30 pollici e seduto su una pigna di server DotMac dismessi (peccato perché erano quelli buoni), a telefonare agli utenti meno duttili nell'uso dell'iPhone per spiegargli come si fa.

    Il problema, hanno scoperto gli uomini del marketing di Phil Schiller (in vacanza in località ignota e deciso a non tornare a Cupertino in tempi brevi per i motivi che tra breve capirete), è che questa iniziativa voluta da Steve Jobs in persona nonostante il parere contrario di tutta la divisione Pr e marketing sta generando un po' di effetti secondari e non molto positivi.

    Non tanto e non solo gli articoli a tutta pagina sui quotidiani in Italia, che hanno impatto alquanto limitato, visto che all'estero quello che scrivono i nostri giganti del giornalismo interessa meno della pagina di annunci personali dei settimanali diocesani camerunensi, ma soprattutto per una particolarità del carattere dello stesso Jobs.


    Il fatto è che l'uomo monitora centinaia e centinaia di iPhone contemporaneamente, legge gli sms, ascolta le telefonate (tutte in parallelo su un impanto con cinquecento casse diverse che cambiano trasmissione ogni 0,42 secondi), guarda su simulazioni virtuali del telefono quali programmi girano, com'è orientato l'accelerometro, dove sono poggiate le dita del cliente e quante sono. E, quando Steve percepisce che c'è un disturbo più intenso del solito nella forza, cosa fa? Ma telefona all'utente, ovviamente, per spiegargli paternamente e benevolmente dove sbaglia e come fare a operare correttamente l'apparecchio.

    Circa una volta ogni pochi secondi, quindi, Steve fa partire la telefonata ed esordisce nella sua caratteristica voce appena sporcata dall'accento californiano: "Hello, this is Steve Jobs. Am I speaking to...". Il problema è che chi risponde di solito lo manda subito a quel paese o (peggio) non lo riconosce e chiede con chi diavolo stia parlando, chi gli abbia dato il numero di telefono e no, non compro niente e non rompetemi più le scatole. Negli altri venti e passa mercati dove l'iPhone viene adesso commercializzato (compresa la Gran Bretagna), poi, neanche capiscono quando Jobs parla per evidenti problemi linguistici. E questo fa terribilmente arrabbiare Steve Jobs, che ha un caratteraccio, e che finora ha adoperato due tecniche per sfogare il crescente nervoso. O esce un attimo dal bunker (la botola apre accanto a una siepe nell'area esterna del parcheggio di Infinite Loop dove solitamente si nascondono i dipendenti che fumano) e licenzia tutti quelli che becca a fumare, giardiniere compreso.

    Oppure, pigia il malefico pulsante "kill switch" del telefono usato dall'utente incriminato. Che in realtà Steve ha voluto perché serve prima di tutto a cancellare fino all'ultimo bit dei contenuto dell'apparecchio (remote wipe), poi apparire scritte piene di insulti in inglese a tutto schermo (presto anche in altre 18 lingue), infine prendere fuoco al telefono.

    Martedì, cioè ieri, un altro manager del marketing di Apple si è messo in malattia mentre tre ragazze delle Pr sono uscite dall'ufficio annunciando che avrebbero cercato un monastero in Grecia, in Italia o nello Utah dove ritirarsi fino a che le acque non si saranno calmate. Per noialtri cronisti e soprattutto utenti, vale solo il consiglio di restare ad aspettare e capire quanto durerà questa fase abbastanza particolare. Intanto, sappiate che se avete comprato l'iPhone, avete anche Steve Jobs in tasca. Che vi guarda. E forse vi chiama. O magari vi manda solo un sms di auguri il giorno del vostro compleanno. Chi può dirlo?
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    Gruppo "Fan Vodafone di Mondo 3" tessera ad honorem n. 190

  3. #23
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    E bravo Lupin III, ho fatto una bella e spensierata risata... grazie!!!

    La VERA questione è che l'anno scorso i mass media e l'opinione pubblica erano impegnati (come novelli Grissom di CSI) a fare le indagini e il pre-processo (si perchè tutto viene deciso prima del processo no?) per il giallo di Garlasco e purtroppo quest'anno non c'è niente di così pizzicante... quindi zac!! Ecco un bello scandaletto!

    Scherzi a parte, sono ancora convinto che hanno sbagliato a non avvertire prima... solo questo. Poi per fortuna il mondo è ancora abbastanza libero di scegliere quindi quale miglior modo (se la cosa crea problemi) di non comprare iPhone??

    Ramses
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  4. #24
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    Troppo da ridere!!

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  5. #25
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    vi ricordate Palladium?
    - Devi avere fiducia in me. - - Fiducia? Emiliy, sono un avvocato. Io fondo la mia vita sulla mancanza di fiducia negli altri. - (Duchesne)
    la "concorrenza perfetta" e' un concetto relativo; dipende dal punto di vista. Dal punto di vista di chi vende e' quando ci si divide il mercato.


  6. #26

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    Non ho capito una cosa... dove si comprano quelle casse così fighe? Ma andranno bene con il mio Ipod??

    Scherzi a parte, tutto il casino del tpm dovrebbe essere molto più pubblicizzato perchè la gente dovrebbe essere messa a conoscenza di quello che il dispositivo fa all'insaputa dell'utente! E non solo l'iPhone, ma tutti!

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