E allora facessero come la concorrenza:
- canali free sostentati dalla sola pubblicità
- canali pay per view
Non è giusto essere costretti a pagare un servizio che potrebbe anche non essere sfruttato.
si, potrebbe fare chiarezza.
Chiarire per esempio se uffici (postali, privati ... )
devono pagare il canone rai-tv.
Prendiamo un'associazione onlus dove c'e' UN pc per le loro attivita'. Pure loro devono pagare il canone rai-tv ? una legge potrebbe chiarire queste e altre situazioni, dicendo per esempio che chi ha un pc o un monitor non deve pagare il canone ma che chi ha invece un sintonizzatore o un decoder invece si.
ciao
Tre 392 393 333 178 (Pupillo) # Vodafone # TIM # Wind # RFI # UNOmobile # COOPvoce # UM # Lebara.es # Lycamobile.ch
Male invece, dovrebbe accadere, e alla svelta...
Tra l'altro, se noti, non ho neanche messo in discussione la questione più spinosa, perchè per me è difficilmente affrontabile per davvero.
invece è fattibilissimo:
- diminuire il canone, facendolo pagare a tutti comunque visto che si parla di un servizio pubblico... se non viene fruito poi è una libera scelta del cittadino...
- proporre un solo canale pubblico di vera utilità (canale come la BBC, all news, o che comunque si sforzi di passare contenuti culturali, anche con film o spettacoli, possibilmente indipendente, ma se anche fosse vagamente filo-governativo sarebbe comunque accettabile) senza pubblicità, o comunque con pubblicità poco invasiva (al massimo un minuto o due tra i cambi di programma, non di più)
- gli altri due canali diventano privati, vengono venduti a chi se li vuole comprare, con ovvi veti da porre da parte dell'antitrust (diciamolo papale papale, Mediaset non se li può usmare nemmeno da lontano), ma che restino visibili a tutti senza vincoli, come lo sono già le reti Mediaset, o La7... se piazzi qualcosa su digitale o su satellite, e ci metti un canone da pagare facoltativo, ovvio che la loro fruizione scende drasticamente... se lo si vuole fare, non è ammissibile che lo si faccia da una parte sola, senza sbilanciare in modo drastico il mercato... No i canali venduti devono comunque restare visibili a tutti senza vincoli...
- I soldi incassati ovviamente sono dello Stato, che ci farà qualcosa di utile, si spera... tra le altre cose per diminuire drasticamente il "canone Rai"....
Non capisco che c'è di infattibile.
Non si toccano nemmeno gli iteressi privati di nessuno e si fa una cosa decente per l'Italia.
Forse è per questo che è utopia? Che si fa una cosa decente?
Winston Smith
Curo le foglie
Saranno forti
Se riesco ad ignorare che gli alberi son morti
Questa però è una cosa che accade specificatamente in molti altri casi...
Ma stai parlando di una tassa a tutti gli effetti.
Tu le tasse le paghi sempre, o le paghi solo se fruisci del servizio ad esse aggregato?
Ad esempio, tu paghi il passo carraio che ti permette di uscire da casa tua, solo se hai l'auto e esci effettivamente da casa in auto, o lo paghi anche se non esci mai in auto perchè l'auto non ce l'hai? Ti assicuro che nel mio condominio ci sono un sacco di anziani che l'auto non sanno cos'è, ma il passo carraio lo pagano tutti...
E per quello che dico che per me dovrebbero piantarla di chiamarlo Canone, quando è ovvio che non lo è.... Se cercano di farlo pagare a tutti, anche a chi ha un "videocitofono", fanno prima a chiamarlo tassa, a che lo paghino tutti senza troppe storie...
Però la riforma del sistema radiotelevisivo diventa una questione prioritaria,a quel punto...
Winston Smith
Curo le foglie
Saranno forti
Se riesco ad ignorare che gli alberi son morti
Un utile contributo al dibattito http://www.repubblica.it/2008/02/sez...valentini.html
che mi trova pienamente d'accordo
SIM PRINCIPALE: 328 WIND - 24orelight+pieno wind+noi wind old+pieno sms
...PROUVENçO...
Trenofilo incallito-->http://picasaweb.google.it/fedeprovenza
sulla RAI possiamo fantasticare fino al 2009.
per liberalizzare il mercato sarebbe sufficiente vendere RAIUNO e le connesse 6 frequenze sul digitale terrestre. stop.
vedi come sblocchi il mercato pubblicitario (e garantisci il pluralismo).
cmq possiamo anche eliminare il canone. ma dato che i soldi non si creano nè si distruggono lo Stato passerà alla fiscalità generale (+100euro di irpef).
- Devi avere fiducia in me. - - Fiducia? Emiliy, sono un avvocato. Io fondo la mia vita sulla mancanza di fiducia negli altri. - (Duchesne)
la "concorrenza perfetta" e' un concetto relativo; dipende dal punto di vista. Dal punto di vista di chi vende e' quando ci si divide il mercato.
per questi chiarimenti ci sono le circolari ministeriali
ma secondo voi davvero se uno ha un pc senza tv tuner deve pagare il canone?
vi ricordo che stiamo parlando di una delle tasse più evase dagli italiani... tutta questa preoccupazione per chi ha un portatile mi pare fuori luogo.
- Devi avere fiducia in me. - - Fiducia? Emiliy, sono un avvocato. Io fondo la mia vita sulla mancanza di fiducia negli altri. - (Duchesne)
la "concorrenza perfetta" e' un concetto relativo; dipende dal punto di vista. Dal punto di vista di chi vende e' quando ci si divide il mercato.
Allora.
Qui la questione è spinosa, perché la legge parla chiaro: tutti gli apparecchi atti o adattabili alla audizione radiofonica e, per estensione, alla visione di programmi televisivi, sono soggetti alla tassa per la fruizione del servizio radiotelevisivo, comunemente chiamato canone RAI perché sappiamo tutti che serve a finanziare la stessa.
Ora, il problema è che purtroppo questa legge nata nel 38 è stata ahinoi lungimirante: non so se a quell'epoca esistevano apparecchi adattabili alla ricezione dei programmi radiofonici, ma adesso si.
Mi viene in mente, tra l'altro, che forse l'unico modo per ricevere i programmi radiofonici all'epoca senza l'uso di un apparecchio radioricevente era la filodiffusione, l'"antenata" dell'adsl. Anche loro pagavano il canone ? Non lo so, forse si, forse no, probabilmente se si, era integrato nel prezzo che le società telefoniche dell'epoca facevano pagare per tale servizio (a dire il vero non sono sicuro che c'era già la filodiffusione in quegli anni, probabilmente solo nel dopoguerra comparve tale servizio).
Ma torniamo a noi, e facciamoci queste domande: un personal computer è adattabile alla ricezione delle trasmissioni radio o tv? Si. Un telefono cellulare? No, perché in quest'ultimo caso o nasce direttamente con tali funzioni o non è possibile aggiungercele successivamente, almeno fin'ora.
Ma torniamo al pc (e non solo!) e la questione dell'adattabilità: in effetti non è assolutamente giusto far pagare chi possiede un apparecchio adattabile alla ricezione! Allora se io posseggo un monitor che mi serve per la videosorveglianza, che faccio, ci devo pagare sopra la tassa tv perché potrei trasformarlo in un apparecchio semplicemente..... aggiungendoci un videoregistratore????? Assurdo.
E per il pc? Peggio, perché addirittura anche senza adattarlo comprando una scheda tv (che per estensione, veditu, per *scheda tv* si intende anche la versione usb, quindi la tua osservazione al post #12 è fuori luogo), potrei ricevere via internet sia la radio che la televisione, in streaming! E quindi chi è all'estero e riceve le nostre tv e radio? Dovrebbe pagare, inviando i soldi all'erario? Ridicolo oltreché assurdo.
Per cui la tassa va ELIMINATA, non aggiornata o modificata, e se ne dovrebbero accorgere per il semplice fatto che è la più evasa GIUSTAMENTE da un numero sempre maggiore di italiani.
Comunque, il punto focale, secondo me, è nelle ultime righe dell'articolo de "La Repubblica", che riporto:
A che diamine serve pagare ancora per "garantire il servizio pubblico anche nelle zone in cui non rendeva trasmettere"????"In effetti l'origine stessa del canone viene meno, visto che un tempo doveva servire per garantire il servizio pubblico anche nelle zone in cui non rendeva trasmettere, mentre ora con il satellite si arriva ovunque senza problemi."
A parte che vorrei capire cosa significa la resa della trasmissione: ma che c'era un ritorno economico? Non era un servizio pubblico? Naturalmente sto parlando in rapporto ai tempi, è chiaro che ora la resa c'è eccome perché più visibilità c'è, e più ritorno economico c'è da parte e per parte degli inserzionisti. Ma a quell'epoca non c'erano inserzionisti... forse giusto in Carosello, ma si trattava quasi più di spettacolo che pubblicità ed era pure limitato a poche ore serali, roba da ridere in confronto ad ora.
E poi, per l'appunto, oramai abbiamo una copertura del segnale del 100% della popolazione, in un modo (terrestre) o nell'altro (satellite), quindi BASTA pagare, BASTA con lo spauracchio degli uffici di Torino, anche se gli italiani evadono la questione non è risolta! E poi la cosa che fa rodere di più è che questi signori e la RAI prendono i soldi E dalla pubblicità E dalla tassa, per cui proprio BASTA del tutto!
forse non vi è chiara una cosa del quadro attuale.
i soldi non si creano e non si distruggono.
niente "canone rai" = maggiori tasse (ICI, IRPEF, IVA, accise...)
eliminiamolo pure questo canone, vorrà dire che verrà rimpiazzato da un'altra tassa che andrà a colpire anche chi non guarda la televisione. peggio per loro.
se poi vi sembra una tassa ingiusta allora ditemelo così non la pago neppure io.
da domani io smetto di pagare l'accisa per la guerra in abissinia sulla benzina.
dopodomani smetto di pagare il cip6 che intascano gli inceneritori.
tra un po' dato che abito in Lombardia mi auoriduco l'IVA perchè mi pare iniquo che tramite il fondo perequativo l'IVA che io pago venga trasferito ad altre zone. se è una tassa sui consumi rimanga dove il consumo avviene.
tra una settimana adesso che ci penso smetto di pagare la TARSU per solidarietà ai napoletani.
tra un mese smetto di pagare l'irap perchè non è giusto pagare una tassa sul lavoro.
vado avanti?
w le tasse fai-da-te!!!
voi avvisatemi e pure io inizio a pagare solo le tasse che voglio.
- Devi avere fiducia in me. - - Fiducia? Emiliy, sono un avvocato. Io fondo la mia vita sulla mancanza di fiducia negli altri. - (Duchesne)
la "concorrenza perfetta" e' un concetto relativo; dipende dal punto di vista. Dal punto di vista di chi vende e' quando ci si divide il mercato.