WASHINGTON - Un tribunale d'appello federale ha annullato oggi la condanna a morte contro Mumia Abu-Jamal. Il detenuto, condannato alla pena capitale nel 1982 per l'uccisione di un poliziotto, è stato per anni un simbolo delle campagne internazionali contro la pena di morte. I suoi sostenitori - da Amnesty International all'arcivescovo Desmond Tutu - sono convinti che abbia subito un processo ingiusto e razzista.

Un passato da giornalista radiofonico, militante delle Black Panthers, Abu Jamal - oggi cinquantatreenne - è nel braccio della morte da 26 anni. La decisione odierna della Corte d'appello di Philadelphia significa che l'accusa dovrà presentare nuovamente il proprio caso davanti ad una giuria per chiedere nuovamente la pena di morte entro 180 giorni, altrimenti la pena per Abu Jamal verrà automaticamente commutata in ergastolo. Secondo il Philadelphia Inquirer, è quasi certo che lo Stato ricorrerà in appello.

La corte ha tuttavia respinto la richiesta di annullare la condanna per omicidio di primo grado presentata da Mumia Abu Jamal, che aveva chiesto di avere un nuovo processo per poter provare la propria innocenza.
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