http://www.corriere.it/economia/18_aprile_21/richiamo-dell-agcom-tim-ripristinare-diritto-recesso-587732b6-4545-11e8-ae70-70c19cb6c123.shtml


Il richiamo dell’Agcom a Tim:
con nuove modifiche contrattuali ripristinare il diritto di recesso


Una lettera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni chiede alla società in caso di modifiche contrattuali «il rispetto degli obblighi previsti in tema di informativa»



Prima la bacchettata dell’Antitrust agli operatori Tim, Vodafone, Wind 3 e Fastweb per gli aumenti delle offerte telefoniche mobili e fisse dell’8,6% — tutti uguali e contemporanei tali da ravvisare una sorta di «cartello» — che li ha obbligati a una sorta di dietro front. Ora il richiamo nei confronti di Tim dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che ha inviato nei giorni scorsi una lettera con oggetto «Modifiche contrattuali e diritti dei consumatori». L’Agcom chiede a Tim «il rispetto degli obblighi previsti in tema di informativa, con adeguato preavviso, nei confronti degli utenti interessati dalla manovra di rimodulazione al fine di consentire loro, anche mediante il legittimo esercizio del diritto di recesso, scelte contrattuali consapevoli».
Il cambio di prezzo

Nel mirino dell’Agcom è finito il repricing deciso da Tim, in seguito alla decisione dell’Antitrust di «sospensione cautelare» dei rialzi adottati dalle aziende di telecomunicazioni dopo il passaggio dalla bolletta a 28 giorni alla fatturazione mensile. Tim ha deciso un aumento dell’8,2%, inferiore a quello iniziale e contestato dall’Antitrust, ma pur cambiando le condizioni non ha dato ai clienti il diritto di recesso. Per l’Agcom, si legge nella lettera a Tim, «le decisioni di riformulazione dei prezzi delle offerte, rispetto a quanto già comunicato ai propri utenti, rappresentano di fatto nuove modifiche contrattuali le cui condizioni devono essere comunicate in modo completo e trasparente». In base all’articolo 70 comma 4 del Codice delle comunicazioni elettroniche «gli operatori che intendono modificare le condizioni economiche o contrattuali sono tenuti a comunicare agli utenti interessati, con adeguato preavviso non inferiore a trenta giorni, il contenuto delle modifiche ed i motivi che le giustificano, la data di entrata in vigore delle stesse e l’informativa completa sul diritto di recedere dal contratto senza penali». Cosa che Tim, secondo l’Agcom, non ha fatto.