Mondo 5G, consigliate coperture indoor con prestazioni uguali a quelle ‘esterne’ per lo sviluppo dei servizi

di Andrea Trapani

Analysys Mason raccomanda coperture indoor 5G con prestazioni uguali a quelle ‘esterne’ per lo sviluppo dei servizi.

In una ricerca sullo sviluppo della telefonia mobile, Analysys Mason – la principale firm del settore delle TLC – sottolinea che con l’arrivo del 5G è essenziale programmare la copertura negli spazi interni e outdoor come una sola rete, garantendo uguali prestazioni e applicazioni: solo così imprese, cittadini e telco potranno trarne il massimo dei vantaggi.

Secondo la redattrice della ricerca, l’analista Caroline Gabriel, le prestazioni e l’esperienza dell’utente dei servizi mobili all’interno degli edifici – come aziende, ospedali, scuole, negozi – “non possono più avere un ruolo secondario nell’era del 5G se vogliamo soddisfare le esigenze delle imprese”.

Le implementazioni all’aperto, scrive l’analista, hanno avuto la priorità rispetto a quelle indoor nelle passate generazioni delle reti mobili. Questo ha spesso portato a una situazione in cui gli utenti hanno ricevuto un segnale forte e affidabile quando si muovevano all’esterno, mentre le prestazioni non sempre sono all’altezza all’interno degli edifici. La perdita di segnale o la caduta delle comunicazioni voce e dati in ambito indoor, sottolinea Analysys Mason, ha reso meno efficaci gli sforzi di molte imprese di implementare strategie mobile-first come parte dei loro programmi di digitalizzazione. Al tempo stesso, ha limitato la capacità degli operatori di monetizzare le loro reti.

Ci sono tecnologie come i DAS per garantire parità di prestazioni indoor-outdoor

Col 5G bisogna evitare di ripetere lo stesso errore. Il nuovo standard mobile abilita una gamma ancora più ampia di applicazioni e supporta numerosissimi casi d’uso ed è cruciale per le iniziative di trasformazione digitale di molti settori industriali e dell’intera società. Per questo l’esperienza indoor, come quella outdoor, deve essere di altissima qualità o non si potranno concretizzare i nuovi modi di lavorare, comunicare, studiare e intrattenersi, dall’extended reality all’automazione basata sui sensori.

Secondo l’analista di Analysys Mason, col 5G operatori telecom e imprese hanno una fortissima motivazione a investire in reti mobili in-building esattamente come investono nelle reti outdoor. Laddove l’esperienza utente deve restare fluida e ottimale sia all’interno che all’esterno di un edificio, occorre programmare e ottimizzare la copertura indoor e outdoor come una singola rete, non due reti diverse, perché solo così si supportano un’esperienza olistica e un set comune di applicazioni.

Ovviamente non è semplice. I sistemi cellulari indoor devono “comportarsi” diversamente da quelli outdoor. Hanno, per esempio, diversi requisiti di backhaul. Spesso devono supportare un maggior numero di persone e dispositivi connessi per metro quadro e potrebbero doversi integrare con altri sistemi It come le Lan o l’edge computing.

Le tecnologie si sono evolute nel tempo in modo da soddisfare le necessità della copertura negli interni, ma nelle precedenti generazioni mobile nessuna soluzione ha avuto prestazioni completamente efficaci e non è stato ottenuto un allineamento perfetto con le reti outdoor.

Ora con i DAS (Distributed Antenna System) e con altri sistemi in evoluzione, si possono realizzare reti indoor che possono rispondere a tutte le esigenze di una copertura ottimale dell’indoor, garantendo ai visitatori di spazi fortemente affollati una user experience uguale se non addirittura migliore di quella outdoor.

Source Inwit

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