Eurotariffa, da oggi scendono i prezzi ed aumentano le tutele

di Carlo Ghio

Dopo la legittimizzazione dell’Eurotariffa e del suo piano prezzi per gli operatori comunitari da parte della Corte di Giustizia UE, la stessa Commissione Europa ha ricordato attraverso una nota stampa che a partire da oggi, 1° luglio 2010, i consumatori non dovranno più temere di vedersi recapitare una bolletta astronomica per essersi collegati a internet con un telefono cellulare o un computer in un altro paese della Ue utilizzando le reti mobili. Tra l’altro, sempre in data odiera, per i clienti H3G parte la nuova opzione 3Eurotariff che si somma al limite automatico per le connessioni internet all’estero.

Grazie alle norme Ue sul roaming, a decorrere dal 1° luglio il limite di spesa per il roaming di dati infatti sarà automaticamente fissato a 50 euro Iva esclusa (a meno che gli utenti stessi non abbiano optato per un limite diverso – inferiore o superiore). E gli operatori saranno tenuti a comunicare agli utenti il raggiungimento dell’80% dell’importo limite previsto per il roaming di dati e, a quel punto dovranno bloccare la connessione all’internet mobile, a meno che l’utente non abbia comunicato di voler continuare il roaming di dati nel mese in questione. Inoltre, i prezzi massimi all’ingrosso per il roaming di dati scenderanno da un euro a 80 cent per megabyte.

Il prezzo massimo per effettuare chiamate in roaming passerà dagli attuali 43 cent al minuto a 39 cent al minuto (Iva esclusa) e quello per ricevere chiamate in roaming dagli attuali 19 cent al minuto a 15 cent al minuto (Iva esclusa). Fare e ricevere chiamate in roaming nella UE costerà d’ora in poi il 73% in meno che nel 2005, anno in cui la UE ha cominciato ad adottare provvedimenti per frenare le tariffe di roaming eccessive (IP/05/901).

Il Commissario Ue per l’agenda digitale e vicepresidente della Commissione Neelie Kroes ha dichiarato: “È finita l’epoca delle bollette astronomiche per i turisti e gli uomini di affari che si collegano a internet in un altro paese della UE utilizzando smart phones o computer portatili. La UE sta inoltre riducendo i costi delle chiamate in roaming. Quanto a me, sono determinata a rendere più competitivi i mercati UE delle telecomunicazioni”.

I messaggi vocali ricevuti: infine, saranno resi gratuiti i messaggi vocali ricevuti in roaming per segnalare la presenza di nuovo messaggio vocale nella segreteria telefonica; tuttavia l’ascolto di tale messaggio continuerà a essere a pagamento. i prezzi degli SMS rimarranno fermi a 11 cent per messaggio.

Le autorità nazionali di regolamentazione delle telecomunicazioni degli Stati membri dovranno accertarsi che gli operatori di telefonia mobile si conformino alle nuove norme sul roaming di dati e applichino i prezzi inferiori fissati per le chiamate vocali. Per problemi o questioni relativi ai nuovi limiti i consumatori possono contattare le autorità nazionali di regolamentazione dello Stato membro in cui ha sede il loro operatore di telefonia mobile.

Il Consiglio dei ministri della Ue e il Parlamento europeo, deliberando su proposta della Commissione, hanno introdotto per la prima volta nel 2007 limiti massimi dei prezzi del roaming per garantire agli utenti della telefonia mobile tariffe di roaming analoghe in tutta la UE. Nel luglio 2009 hanno quindi adottato norme riviste che imponevano una riduzione progressiva dei prezzi del roaming tali da portare, entro il luglio 2011, a 35 cent al minuto il prezzo massimo delle chiamate effettuate e a 11 cent al minuto quello delle chiamate ricevute all’estero. Le norme sul roaming del 2009 rimarranno in vigore fino alla fine di giugno del 2012.

La Commissione intende presentare una relazione intermedia sull’impatto del regolamento sul roaming entro la fine di giugno del 2010 e effettuare un riesame completo del suo funzionamento entro il 30 giugno del 2011. Nell’ambito del riesame completo del 2011 la Commissione valuterà le modalità migliori per conseguire l’obiettivo prefissato – quale delineato nell’Agenda digitale per l’Europa – di avvicinare allo zero entro il 2015 la differenza tra le chiamate effettuate dai telefoni cellulari nel proprio paese e quelle effettuate in roaming.

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