Adiconsum sui costi di terminazione: la riduzione non comporta necessariamente tariffe più basse

di Redazione

“Ridurre i costi di terminazione nella telefonia mobile (quelli cioè che un’azienda paga all’altra per il passaggio di una telefonata sulla propria rete) non vuol dire riduzione automatica delle tariffe per i consumatori”. Questo dice il comunicato stampa di Adiconsum arrivato nella serata di ieri. Che sull’argomento continua così.

“La terminazione nella telefonia, infatti, ha il compito di equilibrare il mercato, garantendo uno sviluppo armonioso di tutte le aziende, comprese quelle più giovani. Con il passare del tempo i costi di terminazione dovranno ridursi fino a scomparire, ma rispettando determinati tempi e percentuali di riduzione.

Modificare gli equilibri e le tempistiche già stabilite dall’Agcom potrebbe cambiare i piani di sviluppo delle aziende che, per rispettarli, potrebbero decidere, come ultima soluzione, di aumentare le tariffe, e far pagare, come spesso accade, i consumatori. Cosa questa che Adiconsum non vuole.

Adiconsum è convinta – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale – che sia compito esclusivo dell’Autorità garante per le comunicazioni – decidere con oculatezza in merito alle terminazioni, tenendo in considerazione le caratteristiche italiane del mercato che si differiscono dagli altri paesi europei, in piena autonomia, e senza sottostare ad alcun tipo di pressione. La terminazione non deve far aumentare le tariffe del mobile che sono le più basse d’Europa, ma deve far abbassare il costo della telefonata da fisso a mobile, salvaguardando quindi imprese e consumatori“.

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