Roaming internazionale, è scontro al Parlamento europeo

di Redazione

Arrivano i primi commenti sulle posizioni tra Unione Europea e i grandi gruppi telefonici su cui pare stiano per partire i primi rilievi Antitrust.

Ad esempio il Gruppo S&D ha nuovamente aspramente criticato il Consiglio dell’Unione europea per la difesa degli interessi delle cinque grandi compagnie telefoniche invece dei diritti dei consumatori.

A seguito di una nuova riunione tra la Commissione, il Consiglio e il Parlamento Europeo l’eurodeputato Robert Goebbels – già promotore del roaming zero, nda – ha detto infatti che “gli Stati membri rappresentati in seno al Consiglio non sono disposti a impegnarsi in un negoziato vero e proprio. Sono solo a tutelare gli interessi di cinque grandi aziende (Telecom Italia, Vodafone, Telefonica, Deutsche Telekom e France Telecom, ndr) che bloccano qualsiasi tentativo di introdurre la libera concorrenza nel settore. Queste imprese controllano oltre l’80% del mercato del roaming nell’UE e hanno messo un’enorme pressione sui decisori politici al fine di evitare misure che avrebbero portato la concorrenza a prezzi più bassi.

Le tariffe di roaming nella UE non hanno alcun senso e dovrebbero scomparire il più presto possibile. Abbiamo portato le frontiere fisiche per creare un mercato unico ed è paradossale che teniamo le frontiere per le comunicazioni wireless. Siamo disposti al compromesso, se la Commissione e il Consiglio convengono nel fissare una data per la fine del roaming. I consumatori non dovrebbero pagare il conto per l frontiere artificiali.

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