Frequenze, questo il futuro previsto dal Governo: in scadenza 900 e 1800 MHz

di Tommy Denet

Tema emerso la scorsa settimana e ancora di pregnante attualità in vista della grande riorganizzazione del mercato mobile che avverrà con la fusione tra H3G e Wind. Parliamo delle frequenze telefoniche.

All’interno della cosiddetta “Legge di Bilancio” relativa alla prossima manovra, infatti, il Documento programmatico di bilancio prevede il rinnovo delle concessioni in scadenza delle bande 900 e 1.800 Mhz in mano agli operatori. Il Governo ha informato Bruxelles anche di un pagamento sotto forma di “forfait” per i blocchi da rinnovare.

Nello specifico, come si può evincere dal Draft Budgetary Plan pubblicato dal “Corriere delle Comunicazioni“, è stato inserito un allineamento delle scadenze dei diritti d’uso delle frequenze in banda 900 e 1800 Mhz (in scadenza il 30 giugno 2018) al 31 dicembre 2029 “con previsione della possibilita’ di un pagamento anticipato forfettario”.

In pratica si prevede un “allineamento delle scadenze dei diritti d’uso delle frequenze in banda 900 e 1800 Mhz (in scadenza il 30 giugno 2018) al 31 dicembre 2029 e passaggio alla tecnologia 5G, con previsione della possibilità di un pagamento anticipato forfettario”.

Il rinnovo delle licenze, spiega sempre “Il Corriere delle Comunicazioni”, ha un doppio risvolto: blocca fino al 2029 l’attuale distribuzione delle frequenze oggetto del rinnovo fra gli operatori impedendo l’eventuale ingresso di nuovi operatori: le due fasce, 900 e 1800 Mhz, sono attualmente nelle mani di Tim, Vodafone, Wind e H3G.

Vedi anche l’articolo completo sul Corriere delle Comunicazioni.

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