Roaming UE tra deroghe ai gestori virtuali e richiami AgCom a TIM, Vodafone e Lycamobile

di Andrea Trapani

Mesi caldi per il roaming UE divenuto gratuito dallo scorso 15 giugno.
Una scelta epocale per le comunicazione all’interno dell’Unione Europea (e nei tre paesi dello Spazio Economico Europeo) che ha cambiato non di poco la modalità di fruizione del proprio telefono fuori dalla propria nazione.

Una scelta che gli operatori hanno attuato secondo modalità diverse: WindTre, tramite le offerte europee di 3 Italia e Wind, in pratica offre l’equivalente dei bundle nazionali anche all’estero. Cosa che altri operatori, con rete propria o meno, non fanno.

Nella scorsa settimana sono arrivate alcune deroghe da AgCom, ma anche un richiamo. Partiamo da quest’ultimo.
Prosegue infatti l’attività di vigilanza dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sul rispetto, da parte degli operatori, della nuova disciplina in materia di roaming sulle reti pubbliche di comunicazioni mobili all’interno dell’Unione Europea, entrata in vigore lo scorso 15 giugno.

Contrariamente a quanto accaduto lo scorso anno, quando l’Autorità fu costretta a sanzionare tre operatori per violazione del regime transitorio previsto dal Regolamento UE, il Consiglio di Agcom – relatore il Commissario Antonio Martusciello – ha rilevato, in linea generale, un sostanziale rispetto del cosiddetto Roam Like At Home, in virtù del quale si applicano le stesse condizioni tariffarie per l’uso dei servizi mobili in roaming in vigore nel Paese in cui il cliente ha sottoscritto l’abbonamento. Permangono tuttavia alcune criticità rispetto a profili specifici, quali ad esempio la limitazione al solo territorio nazionale di alcune promozioni, tra cui quelle a titolo gratuito (ossia che non prevedono costi di attivazione per la clientela) quelle la cui attivazione è circoscritta a specifiche tipologie di utenza e quelle la cui fruizione è limitata a brevi periodi di tempo o aventi finalità di fidelizzazione. A tale riguardo, l’Autorità ha richiamato formalmente gli operatori Tim e Vodafone a dare piena attuazione alla normativa comunitaria.

Sotto diverso aspetto, è stata richiamata formalmente anche la società Lycamobile, nella misura in cui non applica all’uso dei servizi mobili in roaming le stesse condizioni sottoscritte dall’utente a livello nazionale. Le tre Società richiamate dovranno comunicare all’Autorità le iniziative che vorranno assumere per conformarsi al Regolamento UE. Con riferimento all’applicabilità o meno del Roam Like At Home alle offerte “Corporate” e a quelle rientranti nella gara Consip (si veda segnalazione sul forum, ndr), l’Autorità si è riservata di esprimersi al termine degli approfondimenti in corso con gli uffici della Commissione europea.

Roaming UE tra deroghe ai gestori virtuali e richiami AgCom a TIM, Vodafone e Lycamobile

Nei giorni scorsi sono state inoltre approvate tre deroghe che autorizzano gli operatori elencati ad applicare un sovrapprezzo di roaming per 12 mesi a norma dell’art.6 quater, par. 2, del Regolamento (UE) 2012/531:

  1. Fastweb Mobile DELIBERA N. 297/17/CONS
  2. Digi Mobil DELIBERA N. 320/17/CONS
  3. Tiscali Mobile DELIBERA N. 319/17/CONS

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