Bollette a 28 giorni: spetta al consumatore decidere se accettare rimborso monetario o offerte

di Redazione

Rigettata la sospensiva chiesta dalle aziende.
Consiglio di Stato chiede alle aziende di telefonia di effettuare uno storno scaglionato.

Adiconsum invita i consumatori a valutare con attenzione le proposte di rimborsi che riceveranno dalle aziende

Quasi chiusa la vicenda dei rimborsi agli utenti per le bollette a 28 giorni. Il Consiglio di Stato ha rigettato la sospensiva richiesta dalle aziende nel procedere ai rimborsi invitandole a predisporre un piano per i rimborsi.

È bene chiarire – dichiara Pierpaola Pietrantozzi, Segretario nazionale Adiconsum – che non è tutto deciso e che non si può ancora scrivere la parola fine a questa vicenda. Il Consiglio di Stato ha, infatti, fissato l’udienza per il prossimo 4 luglio.

Le aziende telefoniche stanno già predisponendo delle offerte di servizi alternativi da proporre subito ai propri clienti.

Non siamo contrari alla possibilità che il rimborso possa avvenire offrendo ai consumatori anche dei servizi gratuiti in sostituzione del rimborso in contanti sulle prossime bollette  – prosegue Mauro Vergari, Responsabile dell’Ufficio Studi, Ricerche e Innovazioni Adiconsumma deve essere chiaro che solo il consumatore può decidere come farsi rimborsare!

Nelle proposte delle aziende dovrà sempre essere riportata anche la possibilità del rimborso in bolletta  – continua VergariAdiconsum chiede, pertanto, all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni  (AGCOM) di vigilare affinché le procedure per ottenere i rimborsi siano uguali indipendentemente dalla loro tipologia.

Adiconsum – conclude Pietrantozziinvita tutti i consumatori a valutare con attenzione le eventuali proposte che riceveranno dalle aziende telefoniche, contattando per assistenza le sedi territoriali Adiconsum, sapendo che il diritto al rimborso monetario decade in caso di accettazione del servizio.

 

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