Italia, l’UMTS viaggerà sulle frequenze GSM

di Andrea Trapani

Giorni di alacre lavoro in AgCom da dove esce un’altra importante notizia per il futuro della telefonia in Italia.

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha, infatti, approvato il provvedimento per il riassetto delle frequenze utilizzate per i servizi di telefonia mobile. L’operazione negli intenti del garante dovrebbe consentire un uso più efficiente dello spettro radio con la possibilità di utilizzare tecnologie di terza generazione, come l’UMTS, nelle bande a 900 MHz (refarming), attualmente utilizzate per il GSM.

Questa riorganizzazione farebbe dell’Italia uno dei primi paesi in Europa ad aver avviato le procedure per il passaggio all’UMTS a 900 MHz.

Il provvedimento definisce infine anche le procedure per l’assegnazione delle frequenze a 2100 MHz UMTS, rientrate nella disponibilità dello Stato al termine del contenzioso giudiziario relativo a IPSE2000.
L’Autorità per le Comunicazioni bandirà così una nuova gara, basata su un’asta, per l’assegnazione di questi spettri di frequenze ancora liberi. In una nota si precisa che la gara è aperta anche a società che ancora non operano nel settore delle TLC.

Questo il testo integrale dell’Autorita’ per le Comunicazioni:

Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni presieduto da Corrado Calabrò, ha approvato oggi (ieri n.d.r.) il provvedimento per il riassetto delle frequenze utilizzate per i servizi di telefonia mobile.
Tale riassetto, consentirà un uso più efficiente dello spettro radio con la possibilità di utilizzare tecnologie di terza generazione, quali l’UMTS, nelle bande a 900 MHz (refarming), attualmente utilizzate per il GSM.
Con il piano approvato oggi l’Italia, oltre ad essere uno dei primi paesi in Europa ad aver avviato le procedure per il passaggio all’UMTS a 900 MHz, è l’unico che ha altresì, definito i dettagli del piano di riorganizzazione della banda stessa.
Il provvedimento definisce infine anche le procedure per l’assegnazione delle frequenze a 2100 MHz UMTS, rientrate nella disponibilità dello Stato al termine del contenzioso giudiziario relativo a IPSE2000 che potranno essere assegnate tempestivamente mediante procedura competitiva (asta) cui potranno partecipare, sia gli operatori esistenti, interessati a sviluppare la propria offerta di servizi a larga banda, sia operatori nuovi entranti interessati all’ingresso nel mercato dei servizi di telefonia mobile.

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