Caricabatterie universale, in Europa qualcosa si muove

di Valerio Longhi

batteria-caricaSe ne è tornato a parlare nei mesi scorsi (Caricabatterie universale, il Parlamento europeo ci (ri)prova), oggi il primo passo concreto con il via libera del Parlamento europeo alla possibilità di introdurre un caricatore universale per i telefoni cellulari e gli altri dispositivi portatili nell’aggiornamento delle norme in materia di apparecchiature radio.

Il voto di oggi si basa su una proposta della Commissione europea (IP/12/1109). Le apparecchiature radio comprendono prodotti come i telefoni cellulari, i ricevitori GPS/Galileo e gli apriporta a telecomando per le autovetture. Il voto di oggi al Parlamento europeo consentirà la coesistenza del crescente numero di utenti e di apparecchiature radio senza interferenze. I fabbricanti, gli importatori e i distributori saranno tenuti a rispettare una serie di obblighi chiari che garantiscano la conformità delle apparecchiature radio immesse sul mercato dell’UE. Inoltre, l’allineamento delle norme in materia con altre normative applicabili al mercato interno dei prodotti consentirà di ridurre i costi di conformità per le imprese, specialmente per le PMI.

Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario per l’Industria e l’imprenditoria, ha dichiarato: “Il voto di oggi getta le basi per continuare la crescita e l’innovazione nel settore delle comunicazioni mobili. Il settore continua a mostrare enormi potenzialità. Comunicazioni wireless rapide e affidabili sono essenziali per l’attuale rivoluzione nel settore manifatturiero, dei servizi, dell’istruzione, dell’intrattenimento e praticamente in tutti gli aspetti della vita. E c’è di più: le nuove norme ci consentono di introdurre un caricatore universale per i cellulari e i dispositivi similari. Si tratta di una notizia molto positiva per i cittadini e per l’ambiente“.

Fra i cambiamenti della nuova direttiva vi sono:

  • maggiore chiarezza sulla necessità che i ricevitori radio raggiungano un livello minimo di prestazioni per contribuire a un uso efficiente dello spettro radio;
  • obblighi chiari per fabbricanti, importatori e distributori; la nuova direttiva è allineata con il nuovo quadro legislativo per i prodotti (IP/14/11), che rende più coerente e facile da applicare il quadro normativo generale per i prodotti;
  • miglioramento degli strumenti per la vigilanza del mercato, in particolare per quanto concerne gli obblighi di tracciabilità di fabbricanti, importatori e distributori e la possibilità di esigere la registrazione preventiva delle apparecchiature radio nelle categorie caratterizzate da un basso livello di conformità;
  • cancellazione di obblighi amministrativi inutili, come la notifica preventiva di apparecchiature radio che utilizzano bande di frequenza non armonizzate.

La nuova direttiva introduce inoltre alcuni nuovi requisiti specifici:

  • garanzia che il software possa essere usato con apparecchiature radio solo dopo che sia stata dimostrata la conformità di quella particolare combinazione di software e apparecchiature;
  • la Commissione avrà la possibilità di esigere che i telefoni cellulari e gli altri dispositivi portatili siano compatibili con un caricatore universale.

La nuova direttiva sostituirà la direttiva R&TTE riguardante le apparecchiature radio e le apparecchiature terminali di telecomunicazione, entrata in vigore nel 1999 e rivelatasi essenziale per la realizzazione di un mercato interno in questo settore. Il settore industriale delle radiocomunicazioni comprende tutti i prodotti che utilizzano lo spettro delle radiofrequenze, ad esempio i dispositivi di comunicazione mobile come i telefoni cellulari, i C.B., i trasmettitori radiotelevisivi, gli apriporta a telecomando per le autovetture, i radar per la navigazione in mare ecc.

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