UK, BT presenta il futuro della banda larga ultrafast: 500 Mbps per (quasi) tutti

di Valerio Longhi

Fibra OtticaGavin Patterson, CEO di BT, ha espresso a fine gennaio l’intenzione di trasformare il panorama britannico della banda larga passando dalle linee superfast a quelle ultrafast.

Patterson ha annunciato infatti che BT ha in programma di offrire ai privati e alle piccole imprese una banda larga ancora più veloce attraverso l’implementazione su vasta scala di “G.fast” – un’innovativa tecnologia che sarà testata in due zone pilota la prossima estate.

G.fast consentirà a BT di toccare i 500 Mbps di velocità sulla quasi totalità del territorio nazionale nel giro di dieci anni. Il roll-out inizierà tra il 2016 e il 2017, in base all’esito dei test.

Le prime sperimentazioni dimostrano che la potenza di G.fast varia in base alla distanza rispetto alla sede del cliente. BT prevede di offrire a milioni di case e aziende una velocità iniziale nell’ordine delle centinaia di megabit al secondo entro il 2020, per poi passare a 500 Mbps non appena avrà messo a punto un nuovo kit e gli standard di settore saranno confermati.

BT è un leader globale nell’innovazione delle connessioni in fibra e non vediamo l’ora di inaugurare questo nuovo capitolo della nostra storia”, ha dichiarato Patterson. “Siamo convinti che G.fast sia la chiave per assicurare velocità senza precedenti e, qualora i test si rivelassero positivi, siamo pronti a modificare gran parte della nostra rete. L’upgrade, tuttavia, dipenderà anche dalla stabilità del contesto normativo, che è cruciale per sostenere un investimento di questo tipo.”

“In fatto di banda larga, il Regno Unito è all’avanguardia rispetto ai vicini europei e, per rimanere in prima linea anche in futuro, dobbiamo evolvere di pari passo con le esigenze dei clienti. G.fast è la risposta, la tecnologia che ci permetterà di capitalizzare gli investimenti dedicati alla fibra fino a questo momento e di convertire la banda larga britannica da superfast a ultrafast in tempi brevissimi.”

In calendario per la prossima estate ad Huntingdon (Cambridgeshire) e Gosforth (Newcastle), i due test coinvolgeranno circa 4000 fra abitazioni e uffici e stabiliranno quali velocità sia possibile offrire installando G.fast su larga scala.

L’esperimento fa seguito ai recenti test condotti presso il centro di innovazione di BT ad Adastral Park, nel Suffolk, dai quali è emerso che la velocità della rete potrebbe aumentare sensibilmente sia dalle centraline nuove o già esistenti, sia da altri punti più vicini ai clienti. Una svolta non indifferente, che indica la possibilità di distribuire la nuova tecnologia in modo più rapido ed efficiente rispetto alle stime iniziali.

Con tutta probabilità, BT implementerà G.fast da vari punti della rete, valutando le possibili opzioni dopo i test. Il piano prevede anche la creazione di un servizio di banda larga premium per i privati e le aziende che desiderano navigare a 1 Gbps.

Grazie alla collaborazione con il settore pubblico britannico, BT sta espandendo la portata della rete in fibra, che raggiunge già quasi 22 milioni di edifici – circa 3/4 del Regno Unito – ed è aperta a tutti i provider di comunicazioni in egual misura. L’ulteriore espansione contribuirà a portare la copertura totale della banda larga al 95% del territorio in pochi anni.

Nel campo della copertura e dell’evoluzione della banda larga superveloce, il Regno Unito vanta capacità superiori a Germania, Francia, Italia e Spagna e BT intende non solo consolidare questa posizione privilegiata, ma anche portarsi al livello di altri leader mondiali quali Giappone e Corea.

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