Il Parlamento Europeo ha votato i tagli al roaming

di Carlo Ghio

Nella sua seduta plenaria di oggi a Strasburgo, il Parlamento Europeo ha votato a favore dei nuovi tagli ai costi del roaming internazionale, in seguito alle proposte del commissario Viviane Reding.

I tagli riguardano sia il costo per gli SMS che per le chiamate. I messaggini, che attualmente i clienti italiani pagano all’estero (nella UE) dai 25 ai 50 centesimi, non potranno costare più di 11 cent (13,2 IVA inclusa), rendendoli in molti casi paradossalmente più convenienti in roaming che non sulla rete propria (e questo la dice lunga sul lucro di certi nostri gestori…).


Per quanto riguarda le chiamate vale il seguente schema:

Chiamate in uscita:
dal 1 Luglio 2009: massimo €0.43 al minuto (IVA esclusa) – €0.516 (IVA inclusa);
dal 1 Luglio 2010: massimo €0.39 al minuto (IVA esclusa) – €0.468 (IVA inclusa);
dal 1 Luglio 2011: massimo €0.35 al minuto (IVA esclusa) – €0.42 (IVA inclusa).

Chiamate ricevute:
dal 1 Luglio 2009: massimo €0.19 al minuto (IVA esclusa) – €0.228 (IVA inclusa);
dal 1 Luglio 2010: massimo €0.15 al minuto (IVA esclusa) – €0.18 (IVA inclusa);
dal 1 Luglio 2011: massimo €0.11 al minuto (IVA esclusa) – €0.132 (IVA inclusa).

Le chiamate (in entrata e in uscita) saranno inoltre tariffate al secondo, dopo i primi 30 secondi che potranno essere addebitati anticipatamente (e non abbiamo dubbi sul fatto che tutti li tarifferanno così).

Crolleranno anche le tariffe dati che, in wholesale, dovranno attenersi a questo schema:

dal 1 Luglio 2009: massimo €1.00 per megabyte (IVA esclusa) – €1.20 (IVA inclusa);
dal 1 Luglio 2010: massimo €0.80 per megabyte (IVA esclusa) – €0.96 (IVA inclusa);
dal 1 Luglio 2011: massimo €0.50 per megabyte (IVA esclusa) – €0.60 (IVA inclusa);

Resta da vedere, in questo caso, come cambieranno le tariffe per i consumatori che, al momento, per i clienti italiani hanno prezzi folli, abbondantemente superiori ai 10 euro a megabyte.

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