Il futuro del primo gestore sammarinese si deciderà il 31 maggio: intanto Prima continua a operare

di Valerio Longhi

C’è chi se lo era chiesto anche nel nostro forum (“Ma Prima esiste ancora?“), poi ad inizio di maggio sono arrivati da San Marino altri articoli che hanno fatto pensare al peggio.
La TV di Stato sammarinese annunciava che “da mercoledì 11 maggio l’Azienda dei Servizi interromperà l’erogazione di energia a San Marino Telecom – Prima. I clienti di telefonia mobile e rete internet,della compagnia, si ritroveranno dunque coi servizi inattivi”.

Questo non è successo. Con un annuncio tuttora presente sui siti aziendali prima.sm e smt.sm l’azienda, lo scorso 14 maggio, ha infatti informato i propri clienti che intendeva tutelarli e che i servizi – in seguito a una precedente comunicazione del 10.05 – continuano a essere forniti in “assoluta continuità”.
annuncioprima

Cosa è successo? RTV San Marino il 6 maggio scriveva inoltre che “secondo fonti qualificate San Marino Telecom – Prima sarebbe morosa nei confronti dell’Azienda dei Servizi e la sua concessione ad operare sarebbe scaduta fin da giugno della scorso anno. L’amministrazione pubblica sammarinese avrebbe tentato una soluzione extragiudiziale per sanare la situazione ma con esito negativo. La comunicazione odierna della Segreteria di Stato alle Telecomunicazioni è volta ad informare i clienti della compagnia con qualche giorno di anticipo in modo tale che possano organizzarsi di conseguenza, rivolgendosi – eventualmente – agli operatori concessionari autorizzati ad erogare servizi di telefonia mobile e connessione internet.

Intanto la chiusura sembra voler essere evitata a tutti i costi dalla proprietà: Libertas.sm riporta un articolo della “Voce della Romagna”  che sono “[…] giorni  decisivi per San Marino Telecom, la società che -con il marchio Prima- commercializza servizi di telefonia mobile e che è detenuta in maggioranza dal magnate delle telecomunicazioni Simon Murray in società con il sammarinese Andrea Della Balda. Di “spegnere” l’unico operatore tutto sammarinese, però, i due non ne vogliono sentir parlare, nonostante gli “sgambetti” ricevuti in questi anni abbiano compromesso lo sviluppo gettando l’azienda in una profonda crisi”. Il quotidiano romagnolo ripercorre anche la storia dell’operatore con alcune tappe fondamentali tra cui:

– San Marino Telecom nasce nel 2005, quando Murray rileva la maggioranza della società di Della Balda, la quale poco prima aveva ricevuto la concessione: l’investimento iniziale è di sei milioni di euro e subito vengono assunti 35 dipendenti;
– nel settembre del 2007 viene rilasciata la prima sim con il prefisso internazionale sammarinese “+378”;
– nel 2009, quando i dipendenti diventano una cinquantina, sono 12mila le sim rilasciate da Prima, la quale ormai fattura 5 milioni di euro annui:
– nel giugno 2015 scade la concessione e non viene rinnovata nonostante la richiesta di Smt.

Prima – scrive sempre la Voce di Romagnainizia ad accusare la crisi, accusa i primi ritardi nel pagamento dei lavoratori e effettua una pesante riduzione del personale tanto che ad oggi i dipendenti e collaboratori sono soltanto quattro. Nonostante tutto, nel settembre dello scorso anno i soci dispongono un aumento di capitale di mezzo milione di euro che permette di far fronte ad alcuni debiti accumulati e conferma, nei fatti, la volontà degli investitori di rilanciare l’iniziativa. Il resto è storia dei giorni nostri, caratterizzata anche da annunci governativi di spegnimento e successive proroghe, sempre governative, che li smentiscono… Una telenovela che, però, non sembra destinata a durare all’infinito, non tanto perchè l’ennesima proroga scadrà il 31 maggio prossimo, ma perchè Simon Murray e Andrea Della Balda, che da anni rivendicano regole certe e concorrenza leale, sembrano aver esaurito la pazienza..”.

Appuntamento quindi a fine mese, la storia della telefonia sammarinese continua.

Vedi anche L’assenza della rete 4G nella Repubblica di San Marino

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