Telecom Italia e sindacati, passi avanti per il futuro dei call center societari

di Redazione

logo_Telecom_ItaliaAggiornamento sulla questione call center Telecom Italia.

Telecom Italia e le Organizzazioni Sindacali, infatti, si sono nuovamente incontrati giovedì mattina per esaminare la situazione del settore Caring che opera all’interno della società che da occupazione ad oltre 9 mila addetti.

Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni hanno siglato un’ ipotesi di accordo che pone le basi per rivitalizzare il settore attraverso significativi interventi volti a semplificare i processi, ottimizzare il servizio e valorizzare le risorse interne.

I contenuti dell’ accordo permetteranno all’azienda di superare il progetto di societarizzazione della Divisione Caring previsto dall’accordo firmato dalle Organizzazioni Sindacali nel 2013 e di mantenere in attività 41 (due in più, Cremona e Pesaro , rispetto alla precedente ipotesi) delle 52 sedi territoriali per le quali era stata già decisa la chiusura con trasferimento del personale verso sedi limitrofe.

La nuova intesa è frutto di un lungo confronto durato oltre 7 mesi con i sindacati con i quali l’azienda ha affrontato tutte le problematiche di un settore, quale quello del Caring, che sta vivendo a livello nazionale una profonda crisi.

Il progetto di riassetto ha come obiettivo principale la stabilizzazione del lavoro presso i call center e la sostenibilità di lungo termine all’interno del Gruppo.

Il nuovo assetto mira quindi a garantire ai servizi interni di Caring la possibilità di differenziarsi da quanto viene offerto dal mercato in outsourcing.

In particolare, Telecom Italia introdurrà un nuovo modello di “Cloud delle competenze”, che consentirà la rilevazione delle capacità individuali dei lavoratori e l’instradamento delle richieste dei clienti verso gli operatori con maggiore esperienza e conoscenza di ciascuna problematica. L’obiettivo è raggiungere un sempre più elevato livello di soddisfazione della clientela e di qualità del servizio.

Il nuovo modello, disegna, nell’ambito delle regole fissate dall’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori e nel pieno rispetto della tutela e della dignità della persona, una disciplina innovativa per il nostro Paese nell’uso delle tecnologie per rispondere in maniera sempre più efficace alle esigenze espresse dalla clientela.

La conoscenza individuale delle competenze permetterà all’azienda di mettere in atto percorsi di formazione mirati, volti a migliorare le competenze e le capacità specifiche del lavoratore e a reimpiegare le professionalità in esubero.

L’accordo prevede  inoltre il passaggio a full time di 100 lavoratori part-time e il riconoscimento una tantum di 200 euro agli oltre 9000 dipendenti della Divisione Caring Services di Telecom Italia.

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