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Costi di terminazione “caldi” anche in Svizzera, Swisscom non ci sta

di Andrea Trapani

Con la sua decisione parziale dello scorso 11 febbraio 2019, la Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) ha stabilito un ulteriore abbassamento dei prezzi di accesso alla rete per il periodo compreso tra il 2013 e il 2016. Swisscom intende ora analizzare la decisione per verificare se vi siano gli estremi per un rinvio al Tribunale amministrativo federale in merito a questioni fondamentali controverse.

Swisscom offre servizi di accesso ad altri operatori di telecomunicazione in Svizzera ai sensi dell’art. 11 della legge sulle telecomunicazioni (LTC). Questi servizi includono interconnessione, linee noleggiabili, linee di collegamento utente, fatturazione della linea di collegamento, accesso alle canaline per cavi e servizi di co-locazione. I prezzi vengono stabiliti essenzialmente in base al metodo dei costi incrementali prospettici di lungo periodo (LRIC), come previsto dalla legge.

Le regole per il calcolo sono state riviste dal Consiglio federale nell’ordinanza sui servizi di telecomunicazione (OST) da metà 2014. La novità è che ora sono determinanti i costi delle reti della nuova generazione (Next Generation Network). In una sentenza del 2016, il Tribunale amministrativo federale ha stabilito che questa modifica ha valore retroattivo, e dev’essere pertanto applicata a partire dal 1 gennaio 2013. Inoltre, nella versione rivista dell’OTC il Consiglio federale fa poggiare su di un nuovo fondamento la metodologia di costo per la valutazione delle canaline per cavi.

Le nuove disposizioni dell’ordinanza comportano un abbassamento dei prezzi Swisscom ha calcolato tutti i vari prezzi di accesso sulla base delle disposizioni del Consiglio federale e del Tribunale amministrativo federale. Queste disposizioni hanno sollevato una serie di questioni fondamentali. Sulla base del proprio modello di costi, la ComCom aveva stabilito per gli anni dal 2013 al 2016 dei prezzi di accesso più bassi rispetto a quelli di applicati da Swisscom. In merito alle canalizzazioni dei cavi la ComCom aveva concluso che il calcolo per i prezzi offerti fosse corretto. I prezzi per l’interconnessione hanno portato a delle riduzioni tariffali di circa il 10%. Negli altri settori, quali il coutilizzo degli spazi (co-locazione) o il conteggio dell’allacciamento dell’utenza, l’esame della ComCom ha comportato solo in qualche punto alcune modifiche di misura marginale. Solo riguardo alle linee noleggiate, in ragione di presupposti e modelli di calcolo divergenti per la complessa determinazione della struttura del prezzo, risulterebbero per Swisscom delle riduzioni, non plausibili, fra il 65 e l’80%.

A causa dei rischi inerenti la procedura, Swisscom ha già predisposto gli opportuni accantonamenti per gli anni dal 2013 al 2016. Le prospettive finanziarie di Swisscom per l’esercizio 2019 rimangono invariate.

Swisscom sottoporrà quindi a un’accurata verifica la complessa decisione della ComCom e si riserva di presentare un ricorso al Tribunale amministrativo federale.

Tutta l’infrastruttura di rete Swisscom è a disposizione delle altre aziende di telecomunicazioni, a prescindere dal fatto che abbiamo o meno reti proprie. Ad oggi sono circa 563 000 i clienti di altre aziende di telecomunicazioni che utilizzano l’infrastruttura di rete Swisscom grazie a servizi di accesso commerciali o regolamentati. Con i loro risultati, i concorrenti dimostrano di essere in grado di offrire servizi competitivi ai propri clienti finali sulla base delle prestazioni anticipate applicate – siano esse regolamentate o meno.

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