Swisscom: “La regolamentazione delle nuove tecnologie nuoce agli investimenti ICT”

di Eros Bartolomeo

Il Consiglio federale ha pubblicato mercoledì il suo rapporto complementare relativo al mercato svizzero delle telecomunicazioni, che prevede un’estensione della regolamentazione alle reti di nuova generazione, quali reti in fibra ottica, reti via cavo e reti di telefonia mobile. Questo intervento nuoce all’attuale forte dinamismo degli investimenti presente nel settore ICT: nei prossimi anni, i fornitori di servizi di telecomunicazione, le centrali elettriche e i gestori di reti via cavo prevedono di investire nelle nuove reti diversi miliardi di franchi.

La Legge sulle telecomunicazioni attualmente in vigore garantisce un contesto adeguato e sicuro per un ampliamento delle reti a condizioni di mercato.

Nel suo rapporto complementare, scrive Swisscom in una nota stampa, il Consiglio federale riconosce che la copertura dei servizi telefonici in Svizzera è sostanzialmente buona. Anche l’evoluzione dei prezzi, secondo il rapporto, è soddisfacente, ad es. per quanto riguarda il roaming. Nell’ultimo anno, la tutela dei consumatori e dei giovani è stata notevolmente migliorata: Swisscom, ad esempio, ha abolito la proroga automatica dei contratti, introdotto limiti di costo per il roaming e lanciato corsi sulla tutela dei giovani dai media.

Swisscom investe in Svizzera, nel potenziamento della sua infrastruttura solo per l’anno in corso 1,7 miliardi di CHF, ovvero 400 milioni di CHF in più rispetto al 2010. Anche altri fornitori nonché società elettriche e gestori di reti via cavo in concorrenza con Swisscom stanno investendo ampiamente nelle nuove reti. Recentemente la Confederazione ha acquistato all’asta frequenze di telefonia mobile per un miliardo di franchi e nel settore è prevista la creazione di reti di comunicazione mobile di quarta generazione (LTE). La Svizzera occupa già una posizione di prim’ordine per quanto riguarda gli investimenti pro capite e vanta le migliori infrastrutture di telecomunicazione (IDATE, giugno 2011).

Questi investimenti necessitano di un’adeguata sicurezza giuridica. A fronte dell’attuale dinamismo degli investimenti nella fibra ottica e nella telefonia mobile di nuova generazione, non c’è motivo di esporre le reti appena realizzate nel regime di concorrenza al rischio di regolamentazione. Studi recenti dimostrano che una regolamentazione troppo rigida nell’UE genera insicurezza e carenze di investimenti (studio CS, febbraio 2012). In Svizzera, contrariamente a quanto avviene in molti altri Paesi europei, la rete in fibra ottica viene realizzata senza alcuna sovvenzione statale.

Gli operatori internazionali acuiscono la battaglia dei prezzi In seguito alla liberalizzazione del 1998, i prezzi nel settore delle telecomunicazioni sono notevolmente diminuiti e sono destinati a ridursi ulteriormente a causa del regime concorrenziale. Solo nel 2011, Swisscom ha quantificato l’erosione dei prezzi in circa 500 milioni di CHF. Inoltre, operatori internazionali come Google e Apple offrono sul mercato servizi globali facendo concorrenza agli operatori di rete con l’offerta di soluzioni alternative convenienti. In Svizzera la telefonia fissa vanta prezzi tra i più bassi a livello mondiale, mentre i prezzi della telefonia mobile sono medio-bassi (OCSE, luglio 2011). Già 20 operatori di telefonia mobile offrono ai propri clienti circa 100 prodotti sulla base di tre reti indipendenti.

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