Swisscom e Ypsomed: 5G è la chiave per l’industria del futuro

di Andrea Trapani

Swisscom e Ypsomed, azienda produttrice di dispostivi medici, lavorano insieme dall’inizio del 2017 alle possibili applicazioni dell’ultima generazione della telefonia mobile 5G per la digitalizzazione dell’industria. Il successo del progetto pilota mostra come la 5G svolga un ruolo decisivo per indirizzare le industrie verso il futuro e riportare in Svizzera posti di lavoro nel settore secondario. Swisscom vuole introdurre la 5G in alcune località selezionate già alla fine del 2018.

Nell’ambito di un progetto pilota, Ypsomed ha realizzato con Swisscom una rete di prova 5G per digitalizzare l’intera catena dei processi produttivi: dalla fornitura delle materie prima alla fabbricazione dei prodotti fino al commissionamento e alla consegna. Per la prima volta tutti i componenti hardware e software, come ad esempio il software industriale SAP S/4 o applicazioni per l’analisi dei dati, sono resi disponibili direttamente tramite un’antenna 5G. Anche i PC industriali non si trovano più fisicamente sul posto, bensì vengono gestiti in ambienti virtualizzati sempre tramite l’antenna 5G. Inoltre, vengono impiegate tecnologie di realtà aumentata che proiettano ai tecnici informazioni sui processi su appositi occhiali olografici. In questo modo i test di qualità dei semilavorati risultano più semplici e possono essere integrati automaticamente in SAP.

Ma non è tutto: la localizzazione indoor permette di seguire le merci lungo tutte le fasi del processo produttivo, aprendo possibilità del tutto nuove sul piano della qualità, della logistica e della personalizzazione. Infine, i macchinari industriali, che finora erano collegati via cavo, saranno connessi alla rete 5G senza fili, il che consente non solo di risparmiare sui costi, ma anche di trasmettere e analizzare continuamente i dati in tempo reale. «I risultati raggiunti con la 5G nella produzione di Ypsomed hanno superato le aspettative e forniscono un’anticipazione di quanto ci riserva il futuro», afferma Heinz Herren, CIO e CTO Swisscom. Simon Michel, CEO di Ypsomed, è altrettanto entusiasta: «La collaborazione con Swisscom prosegue e ci ha già dimostrato il potenziale offerto dall’impiego della 5G. Confidiamo che, grazie alla digitalizzazione e all’automatizzazione, riusciremo a riportare in Svizzera dei posti di lavoro».

Impiego di edge cloud e network slicing

L’edge cloud è una soluzione nella quale le risorse di computing si trovano nell’antenna 5G. Ciò consente di controllare direttamente e localmente i processi IT in produzione. Di conseguenza, i tempi di reazione nell’intera catena produttiva risultano nettamente migliorati. Allo stesso tempo, il network slicing consente di assegnare alle singole applicazioni capacità di rete riservate e garantite, ossia larghezza di banda dedicate. Questo aspetto è di fondamentale importanza per uno stabilimento produttivo. Una breve interruzione di rete, infatti, può comportare un fermo della produzione e perdite elevate. L’attuale rete 4G non è in grado di assicurare la stabilità necessaria per l’industria, pertanto non viene impiegata per l’interconnessione della produzione.

Rafforzamento della piazza economica svizzera La 5G, lo standard di telefonia mobile del futuro, offre nuove possibilità soprattutto all’economia, costituendo la base per fabbriche modulari e città intelligenti. Un’economia digitalizzata richiede grandi capacità di dati, tempi di reazione brevi per i processi aziendali critici e massima flessibilità nell’offerta e nell’allocazione delle capacità di dati. La 5G è l’unica tecnologia che soddisfa tutte queste esigenze e rappresenta quindi un potenziale enorme per l’economia svizzera. «La 5G è la base per la digitalizzazione dei processi dei nostri clienti commerciali. Swisscom è convinta di fornire alla propria clientela un vantaggio competitivo duraturo con questa tecnologia», aggiunge Heinz Herren. Swisscom introdurrà l’ultima generazione della telefonia mobile 5G in alcune località selezionate già alla fine del 2018. Una copertura capillare è prevista per il 2020, fermo restando che le condizioni del quadro normativo siano adeguate.

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