3 Group Europe, numeri in linea con il mercato. CK Hutchison: “Aumento EBITDA e EBIT per WINDTRE”

di Andrea Trapani

CK Hutchison Holdings Limited ha pubblicato nei giorni scorsi un comunicato con i dati relativi al gruppo per l’anno 2019.

Numeri in chiaroscuro che riflettono in parte le difficoltà del mercato italiano, dall’altro però premiamo la scelta della fusione societaria da cui è nata WINDTRE.

Tra i lati positivi l’EBITDA e l’EBIT che, riporta il report, sono cresciuti rispettivamente del 53% e del 51% rispetto al 2018,  un valore che tiene conto anche dell’acquisizione dell’ulteriore quota del 50% in Wind Tre da settembre 2018.

Facendo una comparazione, l’EBITDA e l’EBIT di Wind Tre sono aumentati rispettivamente del 5% e del 6% rispetto allo scorso anno, principalmente grazie al controllo e i costi, al’ulteriore realizzazione di sinergie e a una rete più efficiente attraverso il consolidamento e l’ammodernamento “sostanzialmente completati” nel corso del 2019. La riduzione delle spese operative – si legga ancora – mitiga il deficit di margine dovuto alla forte concorrenza.

I ricavi totali e il margine totale nelle valute locali per gli operatori europei del gruppi – alla voce 3 Group Europe – sono aumentati rispettivamente del 17% e del 18% rispetto allo scorso anno, riflettendo principalmente l’impatto della quota aggiuntiva dovuta all’acquisizione del 50% in Wind Tre.
La base clienti europea, al 31 dicembre 2019, è pari a 40,6 milioni, inferiore del 5% rispetto al 2018 principalmente perché l’operatore più grande – Wind Tre – è stato il più colpito dalla concorrenza aggressiva che caratterizza il mercato in Italia. Il management comunque continua a focalizzarsi sulla decrescita del cosiddetto tasso di abbandono mensile medio dei clienti che è migliorato dall’1,4% nel 2018 all’1,3% per l’anno passato.

Il mercato continentale condiziona tutti i risultati. L’ARPU netto e l’AMPU netto di 3 Group Europe ad esempio sono diminuiti rispettivamente dell’8% e del 7%, attestandosi a quota € 12,94 e € 11,04 rispetto al 2018. Anche in questo caso – oltre all’impatto negativo per i conti arrivato dal roaming zero in UE – sono dovuti principalmente a causa della maggiore percentuale di clienti Wind Tre che hanno registrato un ARPU netto e un AMPU netto inferiore rispetto all’anno precedente.

Vola invece internet. L’utilizzo totale dei dati è aumentato del 35% rispetto allo scorso anno a circa 4.054 petabyte nel 2019. L’utilizzo dei dati per cliente di circa 102,3 gigabyte per utente nel 2019 rispetto ai 71,9 gigabyte per utente nel 2018.

In Italia, nel segmento mobile WINDTRE ha visto scendere il numero di clienti mobili – in linea con i dati dell’Osservatorio AGCOM – a un totale di 23.815.000 clienti, di cui 13.348.000 ricaricabili e 10.467.000 abbonamenti. Un numero considerevole, il secondo, che le permette di continuare ad avere una % importante in questo ricco segmento a livello nazionale.

Per quanto riguarda la telefonia fissa, WINDTRE ha confermato i risultati dell’anno precedente attestandosi a quota 2,7 milioni di clienti.

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