Altra stangata dell’Antitrust per le suonerie: oltre due milioni per 3, Tim, Vodafone e Wind

di Valerio Longhi

H3G, Wind, Tim e Vodafone non mancano all’appello per la nuova sanzione dell’Antitrust nei confronti di Zeng, Buongiorno, Dada e Zed, alcune delle società fornitrici di servizi di suonerie, per pratiche commerciali scorrette.

Niente di nuovo in un bollettino che sta diventando di guerra per i gestori mobili italiani incapaci in questi anni di preservare gli interessi dei consumatori come più volte ribadito dall’Autorità garante. Nessuna novità neanche per le società protagoniste, anch’esse plurisanzionate. Nello specifico la multa è di ben 2,2 milioni di euro complessivi.
Al termine dell’istruttoria, avviata fra la primavera e l’estate dello scorso anno, le società di fornitura di questi servizi – rivolti prettamente ad adolescenti, considerati consumatori più “deboli”, nda – sono state redarguite perché i messaggi non chiarivano adeguatamente che richiedendo il servizio non si scaricava la singola suoneria ma si sottoscriveva un abbonamento con un decremento del credito della sim ricaricabile ogni settimana.

Ugualmente poco chiara era l’indicazione dei costi e difficile la disattivazione del servizio. L’Antitrust ha altresì sanzionato anche le società di telefonia mobile che, nei singoli casi, avevano cointeressi economici nell’offerta dei servizi tanto che avevano collaborato nella definizione dei servizi e autorizzato i messaggi ritenuti ingannevoli dall’AGCM.

Queste le cifre della multa società per società: Telecom (640mila euro), Vodafone (560mila euro), Wind (480mila) euro, Buongiorno (115mila), Dada (125mila), Zed (95mila), 3 Italia (155mila) e Zeng (55mila).

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