Pubblicità ingannevole: il TAR del Lazio “grazia” Tim e Wind, marcia indietro contro le “suonerie”?

di Andrea Trapani

Abbiamo parlato solo 48 ore fa dell’ultima multa per pratiche commerciali scorrette delle false suonerie gratuite che ieri sera dal Tar del Lazio rimbalza una decisione che potrebbe scombussolare, negativamente, gli equilibri delle sanzioni irrogate ai vari gestori mobili negli ultimi mesi.

Quanto emerge dalla decisione è che sono state annullate le multe inflitte dall’Agcm a Tim e Wind per aver veicolato ai propri clienti “pubblicità ingannevoli” relative a servizi offerti da aziende terze, fra cui Dada, Zero9 e altri operatori del settore VAS. I legali di Telecom e Wind, infatti, avevano sostenuto l’illegittimità dell’estensione del concetto di operatore pubblicitario alle società telefoniche. Non in maniera troppo convinta se uno degli avvocati, Antonio Lirosi, al Messaggero parla di «un successo clamoroso» .

Il rischio ora comunque è tutto per i clienti finali: infatti, il timore maggiore  è che la decisione di azzerare tutte le multe inflitte a Wind e Tim tra il 3 agosto 2007 e il 10 gennaio 2008 rappresenti un precedente applicabile agli provvedimenti dell’Autorità garante delle telecomunicazioni già adottati.

I nostri gestori, da Tim a Wind passando anche per H3G e Vodafone, non chiedevano altro da un mondo delle TLC sempre più in mano ai poteri forti. E non lo diciamo noi per “partito preso”, sono le parole di Viviane Reding riguardo alla situazione italiana. Tra terminazioni fuori standard, extraprofitti e “delegittimazione “dei ricorsi non manca più niente all’appello di un rapporto sicuramente sbilanciato a favore di  una  sola parte, quella degli operatori.

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