Music by 3 e Veon nel mirino AgCom: possibile discriminazione nella net-neutrality

di Redazione

Aldo Fontanarosa anticipa su “la Repubblica” la diffida di AGCOM nei confronti di Wind Tre.
Leggi l’articolo integrale di Repubblica.it

Oggetto della questione è la neutralità della rete.

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Music by 3 e Veon sono le due applicazioni sotto la lente d’ingrandimento dell’Autorità: entrambe, infatti, permettono ai clienti di usare l’app anche quando termina il bundle del proprio traffico dati.
Questo uso gratuito delle due applicazioni per il Garante rappresenta una discriminazione nei confronti degli altri servizi musicali e di chat.

Il Garante, scrive “la Repubblica”, diffida Tre e Wind facendo riferimento al regolamento 2120/2015 dell’Unione europea: “Si ritiene che le offerte zero rating di Wind e Tre determinino una discriminazione del traffico zero-rated rispetto al restante traffico“, si legge sul quotidiano nazionale.

NOTIZIA AGGIORNATA: IL COMUNICATO STAMPA AGCOM

AGCOM: NET NEUTRALITY, WIND TRE DIFFIDATA PER DISCRIMINAZIONE DEL TRAFFICO “ZERO-RATED”
Definito il quadro di riferimento per le offerte non computabili ai fini del raggiungimento delle soglie di consumo

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni   ha   adottato   il   primo provvedimento in materia di net neutrality, volte a garantire il diritto degli utenti ad una Rete priva di restrizioni arbitrarie. In particolare, l’Agcom ha diffidato WindTre relativamente ad alcune offerte (Wind Veon e Music by 3) in cui l’operatore effettuava una discriminazione del traffico zero-rated rispetto al restante traffico.
Una condotta analoga è stata peraltro spontaneamente interrotta da parte di TIM,a seguito dell’avvio delle attività istruttorie dell’Autorità. L’Agcom, subito dopo l’adozione delle Linee guida del Gruppo dei regolatori europei in materia di neutralità della rete, avvenuta ad agosto 2016, ha avviato le attività di vigilanza per garantire la corretta applicazione, sul mercato italiano, delRegolamento UE 2015/2020, che riconosce alle Autorità un ruolo fondamentale nella  salvaguardia  del  carattere  aperto  della  rete  Internet,  a  tutela  degli  utenti finali.
Le attività svolte da Agcom, che hanno coinvolto tutti i principali operatori italiani, si  sono  concentrate  su  diversi  aspetti:  offerte zero-rating, libertà  di  utilizzo  dei terminali  da  parte  degli  utenti  finali,  politiche  di  gestione  del  traffico  e  servizi specializzati.
Con il provvedimento adottato dal Consiglio, relatore Antonio Nicita, l’Autorità ha chiarito nel dettaglio il quadro di riferimento per le offerte zero-rating, ossia quelle offerte  che  non  computano  il  traffico  generato  da  (o  verso)  particolari  servizi  o applicazioni (c.d. zero-rated) ai fini del raggiungimento delle soglie di consumo nelle offerte che prevedono l’imposizione di un limite al traffico dati.
Agcom ha dunque   ribadito che   queste   offerte   possono   essere   commercializzate   a condizione che venga garantito, al raggiungimento del limite generale di traffico previsto dall’offerta, lo stesso trattamento a tutte le tipologie di traffico effettuato.
L’Autorità, che continuerà a monitorare le offerte zero-rating degli operatori, sta adesso  procedendo  all’analisi  degli  aspetti  relativi  alla  libertà  di  utilizzo  dei terminali da parte degli utenti finali, alle politiche di gestione del traffico e ai servizi specializzati.  È  significativo  evidenziare,  a  tale  riguardo, che  il  solo  avvio dell’attività di vigilanza ha avuto un effetto positivo sul mercato, portando gli operatori a ritirare o a rimodulare alcune offerte che presentavano criticità rispetto al Regolamento Ue.

 

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