La valorizzazione dei Piccoli Comuni d’Italia parte dalla fibra ottica

di Andrea Trapani

“La bellezza, la ricchezza, la qualità del nostro Paese sono espresse, oltre che dai nostri luoghi, dai valori civili delle sue comunità, dalle molteplici originali storie che hanno costruito identità e sedimentato cultura”.

Con queste parole il Presidente Sergio Mattarella ha salutato la XIX Assemblea Annuale dei Piccoli Comuni ANCI, che si è tenuta il 5 luglio a Gornate Olona. L’assemblea, che ha scelto come slogan un emblematico “Siamo piccoli, ma facciamo grande l’Italia”, ha riportato l’attenzione delle istituzioni sull’ importanza di investire nella crescita dei piccoli centri. In un Paese dalla straordinaria varietà culturale come il nostro, è necessario impegnarsi affinché le realtà dei piccoli comuni, spesso custodi delle tradizioni più autentiche, vengano preservate e sostenute. Anche noi di Open Fiber crediamo in questi valori e partecipiamo come partner a diversi progetti di sviluppo per le aree meno popolate della nostra Italia. Parafrasando il Presidente dell’ANCI, nonché sindaco di Bari, Antonio Decaro, se i piccoli centri sono la storia del nostro Paese, facciamo in modo di non doverla leggere soltanto sui libri.

Valorizzare il territorio attraverso politica ed economia
Dopo l’appello di UNCEM per i problemi di copertura nella montagna italiana, la necessità di incentivare le partnership pubblico-private e promuovere una politica che rimetta al centro le esigenze dei paesi sono state il punto focale delle tavole rotonde della giornata. La strategia da seguire appare chiara: generare occupazione ed economia per ripopolare i piccoli centri.

Dalla possibilità di leggi più snelle a livello burocratico, proposta dal Vicepresidente ANCI Roberto Pella, al seminario formativo per i rappresentanti dei piccoli enti, molte idee sono state discusse e approfondite. In quest’ottica, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, ha sottolineato come le recenti manovre finanziarie stiano già dando i loro frutti. Un investimento pari a quasi 2 miliardi recentemente stanziato in favore dei comuni è stato già speso, con grande vantaggio delle realtà che ne hanno beneficiato. Come è possibile che si sia riusciti ad agire in così poco tempo? È presto detto: è stato permesso ai Comuni di gestire i finanziamenti in autonomia. Lo stesso Fraccaro lo spiega con queste parole: “Se diamo la possibilità di investire direttamente ai sindaci, quelli che conoscono il territorio e lo sanno far crescere, questi soldi vengono spesi al servizio di tutti. Questa terra chiede più autonomia e più autonomia vuol dire vicinanza al territorio”.

Rendere i piccoli comuni artefici della loro crescita è quindi la strategia vincente.

La fibra ottica come mezzo per la creazione di nuove opportunità

Dalle analisi socio-politiche a quelle economiche, un dato appare chiaro: è necessario promuovere una crescita che sia sostenibile e inclusiva, ed è qui che Open Fiber entra in gioco. Il Presidente Mattarella, nel suo telegramma di auguri, ha sottolineato come la vita dei piccoli Comuni sia parte essenziale del progresso della nazione. “Di conseguenza – spiegano da OF – è necessario che le realtà meno popolose non siano in alcun modo penalizzate a livello di servizi e infrastrutture. Solo così sarà possibile promuovere la vitalità dei piccoli centri rimettendoli in prima linea nel processo di arricchimento del Paese.

Ed è proprio sul potenziamento delle infrastrutture che stiamo concentrando i nostri sforzi. Noi di Open Fiber stiamo implementando a livello capillare una rete di telecomunicazioni integralmente in fibra ottica, con tutti i benefici che ne conseguono”.

“Con il diffondersi dello smart working e dell’e-learning, avere accesso alla banda ultra larga aprirà opportunità di sviluppo e di crescita accessibili a tutti indistintamente. Non sarà quindi più necessario vivere in una grande città per collaborare con un’azienda di rilevanza internazionale o studiare in un istituto prestigioso. Crediamo che lo sviluppo dei piccoli comuni debba cominciare dalla possibilità di usufruire degli stessi servizi di chi si trova in aree più avvantaggiate a livello economico e industriale. Una rete internet superveloce è un ottimo primo passo per la crescita in tal senso. L’accesso a istruzione e lavoro può incentivare la popolazione a restare nei piccoli centri, incrementandone l’economia. A ciò seguirebbe ulteriore crescita, con la creazione di nuove realtà e servizi, in un circolo virtuoso dove sfruttare un’opportunità crea altre opportunità. Vogliamo aiutare il nostro Paese a crescere e partiamo dalla fibra”.

Photo – Credits openfiber.it

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