Internet casa per lo smart working: promozioni più allettanti per lavorare e studiare a distanza

di Valerio Longhi

Durante l’estate le tariffe internet da rete fissa hanno subito un calo. È un buon momento dunque per cambiare provider, soprattutto se dobbiamo lavorare in smart working. Oppure se in famiglia c’è qualche studente alle prese con la didattica a distanza. L’ultimo report SOStariffe.it ha stimato il calo dei prezzi dal 2019 a oggi. Quasi dimezzati (- 46,26%) i costi di attivazione, va giù anche il canone.

C’è chi ha cominciato con il lockdown e chi non ha mai smesso di lavorare a distanza. Accanto a loro i lavoratori che si stanno cimentando da poche settimane con lo smart working.

C’è poi una grande parte degli alunni delle scuole italiane costretta alla didattica a distanza dalla nuova stretta del governo. Per tutti è indispensabile navigare a costi contenuti, potendo contare su una rete affidabile.

A partire da novembre, le famiglie con ISEE inferiore a 20mila euro potranno usufruire del nuovo bonus, previsto dal Governo, per passare a una connessione a banda ultra larga e acquistare pc e tablet. Per ottenere il voucher di 500 euro basterà contattare un operatore internet e poi acquistare un nuovo dispositivo contestualmente all’attivazione del contratto Internet. In generale, inoltre, è un buon momento per passare a un nuovo provider visto il calo dei prezzi delle offerte iniziato a marzo e proseguito durante l’estate sino al mese di ottobre.


Quasi dimezzato il costo di attivazione (-46,26%)

Lo studio di SOStariffe.it ha analizzato l’andamento dei prezzi dei pacchetti per la navigazione domestica nel corso dell’anno 2020. I dati medi sono stati ricavati grazie alle principali soluzioni pubblicate sul comparatore di offerte internet casa nell’anno in corso e poi confrontate con i valori del 2019. La voce di spesa, tra le varie previste nella bolletta internet casa, che ha subito una drastica riduzione nel corso dei mesi è stata l’attivazione. Nel 2019 il suo costo medio era di 147 euro, a marzo è sceso a soli 52 euro, per far fronte alla massiccia esigenza di connettività domestica.

Nei mesi successivi l’attivazione ha subito alcune oscillazioni, risalendo a giugno a 83 euro e poi calando di nuovo a ottobre, fino agli attuali 79 euro di media. Un costo che, se paragonato all’anno precedente, oggi è circa la metà (-46,26%). Lo scorso anno tale costo veniva ripartito dagli operatori nei primi 20 mesi di abbonamento. Oggi, invece, il contributo di attivazione viene spalmato solo in 14 mesi (-30%).

Nel corso del 2020 si è scelto di accorciare sempre più il periodo necessario a saldare tale voce di spesa. Dai 24 mesi di marzo si è passati ai 18 di giugno, fino agli attuali 14 mesi complessivi.

Promozioni sempre più invitanti (-1,79% sul prezzo dei canoni)

La bolletta della nostra connessione di rete fissa tuttavia si compone anche di altre voci. Anzitutto il canone mensile. Chi è in cerca di un nuovo provider ha tutto l’interesse ad approfittare di un’offerta con canone mensile in promozione.

I canoni promozionali rispetto al 2019 sono ancora più allettanti. Nel 2019 il canone medio mensile era di 26 euro. Tale valore ha subito poi un balzo in alto a marzo del 2020 salendo a 27 euro, per poi crollare di nuovo a giugno (22 euro) e risalire a ottobre. Ora si attesta sui 25 euro in media ed è dunque sempre più conveniente rispetto allo scorso anno (-1,79%). La durata del periodo promozionale, che nel 2019 si attestava su 13 mesi in media, ora è diventata indeterminata.

Al momento sono in corso le campagne Porta un Amico di Tim e Porta un Amico di Vodafone che regalano rispettivamente omaggi e sconti in fattura ai nuovi clienti.

Quasi immutato il canone standard (+0,28%)

Chi ha aderito a una nuova offerta nel 2019 oggi assiste a un lieve aumento di prezzo, che tuttavia è quasi impercettibile. Nel 2019, infatti, il canone standard di una connessione domestica era di 34,07 euro. Il valore era andato a picco a marzo (scendendo a 30,53), per poi risalire a giugno (31,81) e arrivare ad ottobre 2020 a 34,16 euro. Dunque oggi è solo di pochi centesimi maggiore rispetto al 2019. In sostanza è tornato ai valori dello scorso anno.

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