Caso sim card, “Tim parte lesa”

di Andrea Trapani

La notizia corre oggi tra vari canali. Il tutto parte da un’indagine già resa nota negli scorsi anni per cui Telecom Italia avrebbe tratto un ingiusto profitto nel 2008 di circa 231 milioni di euro.

In particolare, ipotizzano gli inquirenti, queste schede venivano cedute a persone ignare, a quanto pare soprattutto cittadini stranieri, per poi essere utilizzate anche  per compiere reati informatici.

Interessante il valore dei numeri che riguardano le schede prepagate in questione.

Pare che siano infatti nell’ordine di milioni le sim TIM commercializzate specialmente attraverso l’ex canale etnico. Comunque con riferimento alla contestazione di illecito amministrativo ai sensi del DLvo 231/2001 notificato a Telecom Italia in data odierna la stessa Telecom ha fatto’ alcune precisazioni tramite un comunicato: “L’atto in questione e’ stato notificato al dott. Marco Patuano nella sua esclusiva qualita’ di rappresentante legale della Societa’;

La Societa’ precisa che, nell’ambito di questo procedimento, aveva presentato gia’ nel 2008, in qualita’ di parte offesa, due atti di denuncia-querela e sin dalla fase di avvio delle indagini aveva provveduto a sospendere i 14 dipendenti (nessuno dei quali dirigente) che risultavano all’epoca coinvolti e che risultano oggetto dell’attuale procedimento giudiziario;

In merito al fenomeno delle sim irregolarmente intestate, la Societa’ ha, sin dal 2008, posto in essere una incisiva serie di azioni per porre rimedio a tale situazione;

L’introduzione di specifiche misure organizzative e procedurali ha consentito di eliminare il fenomeno e di giungere alla bonifica delle sim-card intestate irregolarmente;

Degli avanzamenti di tale attivita’ la Societa’ ha fornito ampia informazione al mercato, attraverso le proprie comunicazioni sociali inclusi i bilanci di esercizio.La Societa’, parte lesa, si costituira’ parte civile nei confronti di tutti gli imputati”.

 

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