Le nuove tariffe base per le connessioni mobili Vodafone arrivano via SMS

di Paolo Del Re

Col pretesto di eliminare completamente il rischio di bill shock (ovvero di perdita di controllo della spesa, in caso di connessione WAP/WEB accidentale), Vodafone rimodula ancora le tariffe base per la navigazione internet.

Vodafone, nuove tariffe per internet mobile

Le modifiche – che stanno arrivando in questi giorni via SMS a gran parte della clientela mobile – impattano sia le utenze ricaricabili che quelle in abbonamento mandando in pensione sia la vecchia tariffa a tempo che quella a volume: al loro posto una nuova tariffa a canone giornaliero.

Ma vediamola in dettaglio.

Per quanto riguarda il traffico WAP (da APN wap.omnitel.it e, dal 15 marzo, mobile.vodafone.it e iphone.vodafone.it):

  • 1,50 euro IVA inclusa al giorno fino a 100 MB di traffico
  • oltre tale soglia la tariffa sarà di 1,50 euro per 100 MB con scatti anticipati da 100 KB (dunque scatti da circa 1.5 cent)
  • l’accesso alla homepage del portale Vodafone live! sarà gratuito

Invece per il traffico WEB (da APN web.omnitel.it) avremo:

  • 5 euro IVA inclusa al giorno, fino a  500 MB di traffico
  • oltre tale soglia giornaliera la tariffa sarà di 1 euro ogni 10 MB, tariffati a scatti anticipati di 100 KB (dunque scatti da circa 1 cent)

Queste nuove tariffe giornaliere sono già applicate di default a partire dal 15 gennaio su tutte le nuove SIM, o su quelle già attive ma che per motivi tecnici subiscono l’operazione di sospensione e riattivazione del servizio GPRS.

Tutte le altre utenze saranno progressivamente rimodulate tra il 15 febbraio e il 15 marzo; per le ricaricabili è possibile conoscere la data esatta della migrazione verso la nuova tariffa caso per caso, inserendo il proprio numero Vodafone in questa pagina dedicata (in questi giorni i clienti stanno comunque ricevendo degli SMS informativi riportanti la data esatta del passaggio).

Tutti i clienti in abbonamento, invece, usufriranno della nuova tariffa a partire dal 15 marzo, a meno che non facciano esplicita richiesta di mantenere le attuali condizioni tariffarie entro il 5 marzo. Possibilità non offerta ai clienti ricaricabili, i quali possono comunque avvalersi del diritto di recesso senza penali e restituzione del credito residuo ricaricato (data la modifica unilaterale delle condizioni di contratto).

Le motivazioni addotte da Vodafone, a nostro avviso, sarebbero risultate maggiormente credibili se il gestore avesse offerto a tutti (e non solo ai clienti in abbonamento) la possibilità di mantere le vecchie condizioni.

Se da un lato è vero che non ci sarà (quasi) più il rischio di prosciugare il credito per i navigatori incauti, dall’altro lato sembra emergere la volontà di “stangare” i navigatori più accorti, in particolare i (pochi) che ancora avevano la tariffa a volume (fuori commercio dal 2004, ndr) che con pochi centesimi al giorno potevano controllare la propria casella e-mail, oppure utilizzare la funzione A-GPS dei telefonini con navigatore integrato, o ancora mandare SMS semi-gratuiti grazie ai molti servizi on-line, tra cui ricordiamo i validi JackSMS o Skebby.

Tutti questi clienti dovranno quindi scegliere se attivare una delle opzioni internet di Vodafone o se cambiare gestore. Se nessun altro seguirà il cattivo esempio, con tutti gli altri gestori resta infatti possibile usufruire delle tradizionali offerte a volume (anche per i nuovi clienti) e spendere poco o niente per i casi appena citati (0.6 cent/KB con TIM, 0.3 cent/KB con Wind, gratis con 3 per sessioni inferiori ai 19 KB).

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