Novari sulla telefonia mobile, i prezzi scenderanno ancora. “Wind? Ci parliamo da anni”

di Redazione

Vincenzo NovariVenerdì 4 ottobre il Secolo XIX ha intervistato l’AD di 3 Italia, Vincenzo Novari, che ha parlato a 360° di telefonia – affaire Telecom compreso – e della sua H3G.

Un’intervista interessante di cui riportiamo solo qualche stralcio relativo alla parte riguardante in particolar mobile la telefonia mobile.

Partiamo da una delle domande che il giornalista del quotidiano genovese ha dedicato a 3.

Ma adesso 3 Italia cosa farà?

«Quel che non abbiamo mai smesso di fare, il nostro mestiere: offrire innovazione, tecnologia al miglior prezzo e investire sulla rete a banda larga mobile più veloce d’Italia. Come semprei. I dati AgCom [..] confermano che mentre Tim e Vodafone perdono quota di mercato noi cresciamo. E che il traffico dati su rete mobile, la nostra specializzazione, è cresciuto del 33%». [..] H3G
E’ vero che volete comprarvi Wind?
«Con Wind sono anni che parliamo. Dai tempi di Sawiris. Un grande imprenditore di quelli che, ahimè, in Italia scarseggiano sempre di più».
3 Italia è sul mercato da dieci anni esatti, avete dieci milioni di clienti, e state crescendo. Ma non guadagnate ancora. Come mai?  «Altro che spot, faccia i confronti. 3 Italia ha una sua strategia autonoma di crescita per linee interne, organica, che ci porta ormai da quattro anni ad incrementare costantemente clienti, fatturato e risultato industriale. Andiamo piano? Non direi, comunque andiamo lontano. E continueremo a farlo. Il nostro azionista vuole risultati economici positivi m, ragiona in un’ottica di lungo periodo e soprattutto non ha debiti e ha la tripla A. Pochi possono dire altrettanto nel mondo dei telefoni». […]

I concorrenti vi accusano di stracciare i prezzi…

«Noi abbiamo sempre seguito la stessa strategia: value for money, si dice in inglese. Cioè: massimizzare il rapporto tra servizio offerto e prezzo richiesto. Accontentarsi di guadagni un po’ inferiori alle medie degli operatori dominanti tradizionali. Siamo stati il quarto gestore, l’ultimo ad arrivare in Italia. Era naturale che fossimo gli ultimi a raggiungere il profitto. E comunque nostro margine operativo cresce costantemente a doppia cifra da cinque anni. Crisi o non crisi».

Credits Il Secolo XIX – GIULIO GENOINO –  04/10/2013 pg. 11  ed. Nazionale

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