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Rivincoli e conversioni per i clienti 3: ora cambi offerta più flessibili ma per alcuni più cari

di Tommy Denet

USIMPiccola “rivoluzione” nell’offerta 3 Italia per i vecchi clienti, o perlomeno per coloro i quali – da questa settimana – volessero cambiare la propria offerta, per aderire ad una promozione di rivincolo “Scegli Ancora 3” o semplicemente per modificare il piano tariffario o la tipologia di contratto.

Vediamo insieme di che si tratta.

Iniziamo con il segnalare che è ufficialmente possibile (finalmente!) richiedere la conversione da un abbonamento ad un piano ricaricabile (con o senza vincolo).

Recandosi da un rivenditore, quindi, si può scegliere di passare ad un’offerta prepagata, secondo le proprie esigenze, con una delle All-IN commercializzate al momento della richiesta. Si può anche decidere di attivare un’offerta “con impegno” (ad esempio la All-IN Special 2015) mantenendo il metodo di pagamento con carta di credito o SDD.

Il costo del cambio offerta è di 9 euro nel caso si scelga una All-IN senza impegno oppure All-IN 800 con impegno, 25 euro in tutti gli altri casi.

I medesimi importi sono previsti anche per un cambio all’interno dell’offerta ricaricabile 3.

Come sempre, se il cliente rientra nel target “Scegli Ancora 3”, non verranno addebitati gli eventuali costi per il recesso anticipato della propria offerta (ma si dovranno comunque pagare le eventuali rate residue del dispositivo acquistato).

Un po’ più complicate le cose per chi volesse effettuare l’operazione inversa (passare da ricaricabile ad abbonamento) oppure per chi ha un abbonamento e decidesse modificare la propria offerta.

In questo caso, il nuovo costo richiesto per la migrazione è ora di ben 50 euro, che saranno addebitati nella prima fattura utile.

La cifra è molto elevata rispetto a prima, ma il suo impatto viene mitigato nel caso si effettui una migrazione verso un piano con sola SIM: in questo caso, infatti, il primo canone del nuovo piano scelto sarà interamente scontato e saranno addebitati quindi solo i 50 euro di cambio offerta: all’atto pratico, dunque, questo importo una tantum risulta inferiore.

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