Fastweb, tra futuro con le sinergie Swisscom e gli incentivi statali

di Andrea Trapani

Gli incentivi statali per l’accesso alla banda larga coinvolgono, come era immaginabile, anche Fastweb. Sono giorni importanti per l’azienda.

Proprio ieri – in una intervista a Il Sole 24 OreCarsten Schloter torna a fare il punto sulla situazione e sulle prospettive di Swisscom e la filiale italiana dopo il cosiddetto caso Fastweb.

Iniziamo dalla prima notizia. Da domani, giovedì 15 aprile, FASTWEB applicherà gli incentivi governativi, riservati ai giovani tra i 18 e i 30 anni, alle offerte Internet broadband sia per la linea di rete fissa sia per l’offerta di internet in mobilità attraverso Fastweb Mobile.

Avranno diritto a uno sconto di 50 euro tutti i giovani tra i 18 e i 30 anni che sottoscriveranno un nuovo abbonamento a FASTWEB o le famiglie che certificheranno che nel nucleo familiare ci sia un componente della stessa età. Per aver diritto allo sconto, basta acquistare un abbonamento presso i tradizionali canali di vendita FASTWEB.

Importante! Chi si abbonerà sul portale fastweb.it avrà diritto a un ulteriore sconto di 50 euro. Gli sconti saranno accreditati sulle prime fatture.

Torniamo all’intervista di Carsten Schloter, A.D. di Swisscom, che ieri sulle pagine del più importante quotidiano economico nazionale ha fatto alcune interessanti dichiarazioni. “L’aspetto più importante è che il rischio del commissariamento è stato eliminato. Sono grato a Stefano Parisi che ha proposto la soluzione al problema, offrendo la propria temporanea auto sospensione. Possiamo adesso concentrare tutte le nostre forze nella sfida del nostro principale concorrente, Telecom Italia. Se Telecom, del resto, pensava che noi saremmo usciti indeboliti da questa vicenda, si sbagliava“.

Un investimento importante nella nostra penisola, quindi. “Ritengo l’Italia un paese interessante in cui investire: l’investimento pro capite in telecomunicazioni è molto basso e questo significa un grande potenziale per chi investe. È però fondamentale che aumenti la competizione attraverso un appropriato quadro regolatorio. Sarebbe un errore per le autorità aumentare il prezzo dell’unbundling senza un impegno concreto a investire da parte di Telecom Italia. Se ci sarà più competizione, siamo a pronti a investire in reti di nuova generazione“, ha continuato Schoter.

Italia e Svizzera nel futuro, questo sembra certo. “Ci concentriamo sul mercato italiano e svizzero”, così chiosa l’A.D..

L’intervista completa su Il Sole 24 Ore

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