Due prefissi dedicati alle chiamate commerciali e ai call center, ecco come sarà il futuro

di Redazione

La battaglia del giornale “il Tirreno” ha trovato ieri conclusione in Commissione al Senato dove – dopo oltre un anno di discussione e di battaglia –  è stata approvata la riforma sul cosiddetto telemarketing selvaggio.

Le novità più importanti riguardano il Registro delle opposizioni e i prefissi telefonici che saranno riservati ai servizi commerciali.

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In estrema sintesi  la legge prevede l’iscrizione per tutti i numeri – fissi e mobili, riservati e non – al Registro delle Opposizioni.

Non solo, a questo si somma il divieto di utilizzo dei consensi rilasciati in passato per usare i numeri di telefono a scopi commerciali.

Prefissi dedicati. Per rendere identificabile la telefonata commerciale i call center hanno due possibilità per utilizzare prefissi identificabili e distinti – uno per le chiamate commerciali e uno per le chiamate a fini statistici – che potranno essere facilmente riconoscibili. Rispetto al passato il numero chiamante sarà “richiamabile” da parte dell’abbonato.

Possibili criticità.Anche se resta una buona legge, constatiamo il fatto che è stata annacquata: il prefisso unico infatti avrebbe consentito ai consumatori di non rispondere alle chiamate dei call center, evitandosi una buona dose di angherie quotidiane” commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, su repubblica.it.

I call center sostenevano che questa norma avrebbe distrutto il mercato, ammettendo implicitamente che sono molesti nei confronti dei consumatori: anche loro sanno che, potendo scegliere, la stragrande maggioranza non risponderebbe a una chiamata pubblicitaria. Ora dobbiamo sperare che la legge non venga affossata in Senato” conclude Dona. .

Vedi anche lo Speciale de il Tirreno

Photo 30110 Helmond callcenter Rabobank int 06 (Kerkstr) 2009

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