Siti internet e shopping, addio restrizioni geografiche in tutta Europa

di Andrea Trapani

Shopping online libero: addio a blocchi geografici e reindirizzi automatici dal 3 dicembre 2018.

I blocchi geografici, (vedi cos’è il geo-blocking, ndr) sono restrizioni di diverso tipo che i siti di e-commerce applicano in base alla nazionalità, al luogo di residenza o di connessione dell’utente.

Il Parlamento europeo ha lavorato affiché questo tipo di discriminazione avesse fine. I cittadini devono poter vivere in un mercato unico veramente integrato, sia che si tratti di negozi reali o di negozi “virtuali” di e-commerce votando, lo scorso febbraio, in tal senso.
La deputata polacca Roza Thun (Partito Popolare europeo), che ha portato avanti il regolamento nei suoi passaggi parlamentari, ha dichiarato: “Dopo il roaming e la portabilità dei contenuti online, sono fiera del fatto che, con la cooperazione della Commissione europea, siamo riusciti a trovare la soluzione al problema del geo-blocking. Questo sarà utile a milioni di cittadini”

Le nuove regole si applicano a un larghissimo spettro di prodotti e servizi. Riguardano infatti non solo la vendita di beni materiali come vestiti, accessori, arredamento ed elettrodomestici, ma anche quella di servizi online come l’acquisto di spazi per siti internet e servizi di cloud.

Le regole assicurano inoltre che non ci siano blocchi geografici e discriminazione nell’acquisto di servizi che l’utente utilizzerà nel paese del venditore: biglietti per concerti, ingressi a mostre e parchi di divertimento, noleggi di auto.

Fare acquisti online, infatti, è ormai un’abitudine per molti europei. Che si tratti di vestiti, prodotti elettronici, arredamento o elettrodomestici, il 57% degli europei ha comprato qualcosa online nel 2017. Per chi frequenta la rete, lo shopping è una delle attività preferite: il 68% degli utenti di internet hanno comprato da negozi online nel 2017.

Lo shopping online è un’attività che non conosce frontiere: nel 2017 un terzo dei consumatori ha fatto acquisti in negozi in un altro paese UE. Tuttavia in questo caso esistevano ancora diverse barriere che potevano impedire ai consumatori di comprare ciò che desiderano nel negozio e nel paese di loro scelta.

E per altri beni e servizi?  Il Parlamento europeo si è assicurato che la Commissione europea effettuerà una valutazione sulla fine dei blocchi geografici entro due anni dall’entrata in vigore delle nuove norme. La valutazione considererà anche se introdurre i prodotti ancora esclusi, cioè quelli coperti da diritti d’autore, come musica e e-books, e i prodotto audiovisivi.

Source: europarl.europa.eu

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