FTTH, i dati dell’Italia sono di quasi tre volte inferiore alla media europea: le soluzioni per AgCom

di Redazione

Le sfide del nuovo ciclo regolatorio per Agcom sono e saranno tantissime e, ancora una volta, nuove”. Lo ha affermato il Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Antonio Nicita, in occasione del suo intervento al Telco per l’Italia 2019.

Gli anni hanno prodotto per il mercato delle comunicazioni elettroniche un salto tecnologico senza precedenti, portando l’Italia a posizionarsi al di sopra della media UE per ciò che concerne la connessione NGA (Next Generation Access) disponibile ormai per il 90% della popolazione nazionale, mentre — ha detto Nicita — l’attuale copertura FTTH (Fiber To The Home) in Italia è ancora molto lontana dalla media europea (24% contro il 60%), e la concorrenza è in fase nascente”.

Per questo motivo, ha aggiunto, per l’Autorità si è posta l’esigenza di “disegnare una regolazione che evitasse due rischi di fallimento della concorrenza e di inefficienze sul mercato: livelli aggregati di sotto-investimento ma anche quelli di sovra-investimento, nel senso della duplicazione degli sforzi”.


Secondo Nicita, la chiave della regolazione proposta nell’analisi di mercato è duplice: da un lato, occorre incentivare quanto più possibile la migrazione degli utenti verso nuove reti, e dall’altro occorre dare tempo perché queste siano costruite. “L’aiuto alla migrazione è uno strumento per evitare il sovra-investimento in nuove infrastrutture, visto che permette di garantire a tutti quelli che investono in tecnologie più avanzate di avere una chance di contendersi i clienti del futuro, attirando quanti più consumatori quanto maggiore sarà la qualità del servizio che questi saranno in grado di fornire”, ha specificato.

Per questi motivi, ha concluso il Commissario Agcom, “abbiamo predisposto un sistema ad alta trasparenza del processo di progressiva della copertura della rete NGA dell’incumbent, e di salvaguardie concorrenziali semplificando e puntualizzando il quadro regolamentare di cui alla delibera n. 623/15/CONS, fissando precisi requisiti e tempistiche che Telecom Italia deve rispettare prima dello switch off di una centrale locale”.

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