Ddl Concorrenza: “Passi avanti per il digitale”. Parola di Assintel

di Redazione

Il provvedimento, legato al Pnrr, introduce anche interventi per eliminare le storture del mercato digitale

Via libera definitivo dall’Aula del Senato al Ddl sulla Concorrenza con 161 voti favorevoli, 21 contrari e 2 astenuti. Il provvedimento dello scorso 3 agosto, legato al Pnrr, introduce all’articolo 33 l’adozione di “pratiche che inibiscono od ostacolano l’utilizzo di diverso fornitore per il medesimo servizio, anche attraverso l’applicazione di condizioni unilaterali o costi aggiuntivi non previsti dagli accordi contrattuali o dalle licenze in essere”. Come richiesto a più riprese da Assintel, saranno quindi scoraggiati quei fornitori di software che ostacolano l’interoperabilità di una licenza di un fornitore cloud all’altro, a discapito dei player non integrati e di dimensioni minori.

Il riferimento è alle pratiche di abuso di posizione dominante utilizzate di frequente da grandi cloud provider, che nei fatti limitano la concorrenza e non permettono un accesso equo al mercato agli operatori del Made in Italy ICT, come testimonia la survey che I-Com (Istituto per la Competitività) ha condotto coinvolgendo 82 aziende associate ad Assintel.


Secondo la survey, uno stop alle pratiche scorrette nel segmento cloud porterebbe a una crescita del fatturato complessivo del comparto ICT nazionale compresa tra 1,28 e 1,61 miliardi di euro l’anno. Stima conservativa, che non considera gli effetti prospettici e le ricadute sugli altri settori, primo fra tutti la PA.

“L’introduzione di questo principio nel nostro ordinamento è particolarmente importante e favorirà sicuramente il processo di trasformazione digitale che enti pubblici e privati stanno perseguendo, anche nel quadro del PNRR” commenta Paola Generali, Presidente Assintel.

Da anni promuoviamo l’innovazione digitale e gli ultimi segnali che provengono dal DESI dimostrano che siamo sulla strada giusta. Ma tutto l’ecosistema dell’offerta di soluzioni digitali, grandi imprese e PMI, deve muoversi nella stessa direzione garantendo un mercato equo e competitivo, evitando di cadere in pratiche anticoncorrenziali. Solo così si creano le condizioni per una vera e sana crescita. Ringrazio il Parlamento per aver ascoltato le nostre istanze”.

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