FTTH vs ADSL, quando la velocità di connessione è ecosostenibile

di Tommy Denet

La connessione a banda ultra larga non è solo velocità di connessione: è anche amica dell’ambiente! Ecco perché la fibra ottica è sempre più richiesta.

Potenziare e migliorare le tecnologie esistenti, rendere più semplice lo svolgimento del proprio lavoro o fornire servizi di livello superiore per un innalzamento della qualità della vita: quando pensiamo al concetto di progresso, ci viene in mente questo. Negli ultimi anni, però, all’idea di avanzamento tecnologico si è affiancata un’ulteriore necessità: quella di salvaguardare l’ambiente. La velocità di connessione non è più sufficiente: vogliamo che ogni nuova tecnologia sia anche ecosostenibile e contribuisca all’incentivazione di modelli di economia circolare, come la tecnologia FTTH.

Questa riscoperta dell’innovazione eco-friendly trova particolare applicazione nel campo delle telecomunicazioni, grazie soprattutto alla diffusione sempre più capillare della fibra ottica FTTH (Fiber To The Home, la fibra che arriva direttamente all’interno delle abitazioni).

L’idea alla base della Gigabit society, la società digitale in grado di viaggiare in internet a 1 Gbps, non si limita al semplice potenziamento della velocità di connessione. Dietro i vantaggi in termini di prestazioni della banda ultra larga, c’è anche una tecnologia a basso impatto ambientale che potrebbe contribuire notevolmente a cambiare in meglio il mondo.

Una ricerca condotta da Carbon Smart per City Fibre – il più grande fornitore del Regno Unito di infrastrutture in sola fibra ottica, nonché progettista di Gigabit Cities – parla chiaro: continuare ad affidarci ai cavi in rame è inefficiente non solo in termini di performance di connettività, ma anche dal punto di vista energetico.

FTTH Vs ADSL: cosa c’è da sapere oltre alla velocità di connessione 

Velocità di connessione ADSL. Perché è più lenta?

Le connessioni ADSL ci hanno introdotto alla community digitale globale facendoci innamorare del web, ma le prestazioni offerte dai cavi in rame sono ormai sempre più obsolete.
Oggi di norma in un singolo appartamento ci si connette a internet con più dispositivi, si usufruisce di intrattenimento in HD, si effettuano videochiamate con più partecipanti e si lavora da remoto scambiandosi quotidianamente una notevole mole di dati.
Le velocità massime di 20 Mbps offerte dall’ADSL, in condizioni ottimali, non sono in grado di supportare un tale scambio di informazioni.

Basta effettuare un ADSL speed test per rendersi conto che spesso si viaggia a velocità notevolmente inferiori. Questo accade perché il rame subisce l’influsso degli agenti atmosferici e, anche in caso di bel tempo, è soggetto a dispersioni man mano che la distanza da percorrere aumenta.
Con una connessione del genere possono verificarsi rallentamenti anche solo guardando un film in HD su una piattaforma streaming. Inoltre, il fatto che la velocità di upload sia generalmente più bassa di quella di download (ADSL: Asymmetric Digital Subscriber Line) è penalizzante in un mondo che richiede sempre più interattività in tempo reale.

Viaggiare a 1 Gbps grazie alla fibra FTTH

Le prestazioni migliorano nelle connessioni fibra misto rame, quelle offerte dalle architetture di rete di tipo FTTC, cioè quelle in cui la fibra ottica arriva fino all’armadio stradale.
In tal caso è possibile viaggiare a 100/200 Mbps, sempre in condizioni ottimali ma il tratto che va dall’armadio stradale fino all’edificio risentirà comunque di tutte le problematiche dei cavi in rame. Per questo motivo, effettuare un passaggio da FTTC a FTTH e usufruire di una rete come quella di Open Fiber, permette di aumentare la velocità di connessione in maniera esponenziale.
Viaggiare a 1 Gbps senza alcun rallentamento o perdita di banda è possibile solo con la nostra fibra ottica doc, quella che arriva fin dentro casa tua.

La fibra ottica è la rivoluzione sostenibile

Abbiamo parlato della necessità di implementare tecnologie che non siano solo più performanti ma anche più sostenibili. La fibra ottica è l’esempio perfetto di innovazione in stile terzo millennio. Oltre alle elevate prestazioni in termini di stabilità e rapidità di connessione, i cavi in fibra ottica offrono notevoli vantaggi per l’ambiente se paragonati ai loro antenati in rame.

Tanto per cominciare, non richiedono estrazione di materie prime: questo si traduce in minore sfruttamento di risorse esauribili e meno emissioni di gas in atmosfera ancora prima della posa dei cavi. In secondo luogo, i cavi sono di dimensioni ridottissime. Le sottili fibre che li compongono hanno il diametro di un capello e ogni cavo ne contiene un piccolo fascio. Questo permette di posare i cavi in fibra ottica utilizzando tecniche all’avanguardia, che prevedono scavi della dimensione di pochi centimetri e aspirazione delle polveri emesse. Inoltre, poiché la fibra ottica non genera dispersioni di alcun tipo, è possibile posarla a poca distanza da altre infrastrutture, come ad esempio i cavi della rete elettrica. In questo modo si possono riutilizzare tracciati già esistenti, riducendo ulteriormente la necessità di scavi.

Un’ulteriore differenza tra i cavi in rame e quelli in fibra ottica è la flessibilità di questi ultimi, caratteristica che garantisce elevata resistenza all’usura, riducendo al minimo la necessità di interventi di manutenzione. Ciò vuol dire ancora meno interventi sul suolo ed emissioni di gas in atmosfera.

I vantaggi collaterali di una connessione a banda ultra larga

Già soltanto per le sue proprietà fisiche, la fibra ottica è una tecnologia notevolmente più sostenibile rispetto al rame. Ma ci sono ulteriori motivi per i quali l’Europa sta investendo sempre più sull’implementazione delle reti FTTH per tutti. 

Le connessioni a banda ultra larga portano i cittadini ad assumere abitudini sempre più sostenibili. Su scala quotidiana, la possibilità di usufruire di servizi come telemedicina o di reperire documenti in digitale si traduce in un notevole risparmio di carta, con conseguente riduzione dell’uso di materie prime e di rifiuti da smaltire. Inoltre, poter sbrigare le pratiche burocratiche online, o lavorare e studiare da remoto, vuol dire meno tempo passato nel traffico e meno inquinamento dell’aria.

Ma con la banda ultra larga è possibile ragionare molto più in grande. Con una rete FTTH diffusa in maniera capillare, anche il più piccolo comune può trasformarsi in una smart city. Servizi digitalizzati diffusi su scala cittadina, come il bike sharing o il car sharing, sono perfetti esempi di economia circolare: meno risorse consumate, meno emissioni in atmosfera e un continuo riutilizzo di infrastrutture che si autoalimenta man mano che un servizio è sempre più richiesto.

In conclusione, abbiamo tra le mani la chiave per migliorare le nostre vite, non solo a livello di servizi ma anche di salute e benessere del pianeta. Tutto grazie agli impulsi luminosi dei sottilissimi filamenti in fibra ottica.

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Source openfiber.it