In che modo la fibra ottica FTTH è in grado di migliorare il monitoraggio sismico

di Redazione

Alla scoperta del progetto FAAS, un ulteriore passo avanti nell’utilizzo della fibra ottica FTTH per il rilevamento sismico. 

In collaborazione con il Politecnico di Torino, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), e l’azienda SM Optics Siae Microelettronica, arriva il progetto FAAS, Fiber As A Sensing: un potenziamento del precedente progetto MEGLIO, sistema di monitoraggio delle onde sismiche grazie all’uso di sensori lungo la rete in fibra ottica.

Ecco come funziona e in che modo la fibra ottica FTTH è in grado di portare il monitoraggio sismico a un livello superiore.

Progetto MEGLIO: come funziona il Fiber Sensing

Il progetto MEGLIO, Measuring Earthquakes Signals Gathered with Laser Interferometry on Optic Fibers, nasce dalla collaborazione tra Open Fiber, INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), INRIM (Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica), Bain & Company e Metallurgica Bresciana SPA, per abilitare l’utilizzo della fibra ottica come sensore ad altissima precisione per il monitoraggio dell’attività sismica.

Alla base del progetto MEGLIO c’è il cosiddetto Fiber Sensing: l’installazione di laser ultrasensibili sulla porzione di fibra ottica interessata dalla sperimentazione permette, infatti, di rilevare dati in tempo reale sulle deformazioni del suolo. Tra Ascoli Piceno e Teramo, Open Fiber ha posato 30 km di fibra ottica allo scopo di fornire, oltre alla connessione internet, un mezzo per il rilevamento terremoti.

Si tratta del più avanzato progetto al mondo nel suo genere, di cui i primi risultati sono arrivati già nell’ottobre 2021: la fibra ottica si è dimostrata un sensore accuratissimo, grazie al quale sono stati rilevati eventi di magnitudo molto bassa, fino a 2 gradi della scala Richter.

Progetto FAAS: la fibra ottica FTTH per un rilevamento ancora più efficace

Sebbene il progetto Meglio abbia permesso una totale integrazione tra le tecniche di rilevazione sismica e la rete per telecomunicazioni Con il progetto FAAS, si passa in modo più netto dal Fiber Sensing al Network Sensing.

La più grande differenza tra i due  è che FAAS riguarda la messa in campo di una nuova tecnologia in grado di abilitare gli strati software degli apparati di TLC senza l’utilizzo di laser esogeni richiesti invece dal progetto MEGLIO. Gli eventi sismici vengono rilevati attraverso la telemetria degli apparati, permettendo di estendere in modo più rapido  la tecnologia su porzioni di rete molto più ampie con una semplicità maggiore rispetto alle precedenti sperimentazioni.

Francesco Carpentieri, Responsible Transport Network di Open Fiber, ha raccontato il progetto con queste parole:  “Con FAAS si vuole rendere possibile l’utilizzo delle reti in fibra ottica, non solo come mezzi di trasmissione dati, ma anche come sensori altamente sensibili in grado di monitorare le variazioni nell’ambiente sismico, questa volta senza l’uso di laser.
L’obiettivo principale è quello di espandere ulteriormente la sperimentazione, esplorando nuovi ambiti di ricerca e sfruttando algoritmi di intelligenza artificiale per analizzare i dati raccolti, arrivando infine a un’orchestrazione dei vari metodi”.

Quanto durerà la sperimentazione del progetto FAAS?

La fase di sperimentazione si svolgerà nelle Marche, come già avvenuto per il progetto MEGLIO, in vista di un avanzamento tecnologico sul fronte dell’utilizzo sul campo e delle applicazioni future possibili.

Partito già da qualche settimana, il progetto FAAS avrà una durata di due anni. La raccolta conclusiva dei dati è prevista per il 2025 e permetterà di capire come avrà funzionato il progetto e di validarne o meno i risultati. È davvero un’iniziativa senza precedenti in questo campo, il cui esito permetterà di rivoluzionare i sistemi di monitoraggio e le procedure di sicurezza in ambito sismico.

Source: openfiber.it/