Regole eque per l’assegnazione delle frequenze 5G, la richiesta di Swisscom per la Svizzera

di Redazione

“Nel nostro Paese il 4G è una storia di successi; la rete 4G svizzera è una delle migliori al mondo”, scrive Swisscom al margine del proprio bilancio.

Altri capitoli di questa storia di successi devono ora essere scritti con lo standard 5G. Swisscom accoglie pertanto con soddisfazione l’intenzione di assegnare quest’anno le frequenze mediante un’asta, com’è consuetudine in tutta Europa.

La documentazione relativa al bando di gara proposta contiene però anche aspetti critici, ad esempio i limiti sull’offerta («spectrum caps») fissati in modo troppo restrittivo. Con 39 MHz per milione di clienti, oggi Swisscom è l’operatore che conta di gran lunga il minor numero di frequenze per cliente. Con rispettivamente 54 MHz e 85 MHz per milione di clienti, i concorrenti dispongono all’incirca del 40% risp. del 100% in più di frequenze per cliente rispetto a Swisscom.

Con le regole previste attualmente, è già stabilito in partenza che i concorrenti di Swisscom dopo l’asta deterranno anche per la tecnologia 5G almeno il 50% in più di frequenze per cliente rispetto all’operatore leader del mercato.

Una rielaborazione della documentazione relativa al bando di gara deve pertanto garantire che Swisscom abbia almeno la possibilità di acquistare lo stesso numero di frequenze 5G per cliente dei suoi concorrenti.

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