TIM, numeri in crescita per la rete fissa e la fibra ottica. Nel mobile rallentano le MNP uscenti

di Redazione

Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi oggi sotto la presidenza di Fulvio Conti, ha approvato la relazione finanziaria del Gruppo TIM relativa al primo trimestre 2019.

“I risultati fanno emergere i primi effetti dell’accelerazione impressa dal nuovo management nella riduzione dei costi e nella revisione e miglioramento dei processi interni con impatto sulla generazione di cassa”, scrive l’operatore nella propria nota stampa. Il debito netto si è ridotto di 190 milioni di euro, l’operating free cash flow ha raggiunto i 541 milioni di euro (+558 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2018), l’equity free cash flow è cresciuto a 216 milioni di euro (+550 milioni di euro YoY).

I ricavi di Gruppo nel primo trimestre si attestano a 4,5 miliardi di euro, (-2,9% YoY). I ricavi da servizi, pari a 4,1 miliardi di euro, mostrano una variazione rispetto al primo trimestre 2018 (-3,0%) influenzata dalla decisione di Sparkle di eliminare i contratti relativi a servizi di Wholesale Internazionale a marginalità bassa o nulla. Al netto di quest’ultimo impatto (-53 milioni di euro YoY) la variazione dei ricavi da servizi YoY è – 2% a livello di Gruppo (-1.8% nel quarto trimestre) e -2,7% per il Domestico (-3.0% nel quarto trimestre).

Per quanto riguarda l’Italia nel primo trimestre 2019, nel fisso si è registrato un incremento sia dell’ARPU consumer (+9,4% YoY) sia del numero di clienti Fibra, retail e wholesale (circa 6 milioni), con una importante crescita del 58% YoY e del 10% rispetto al quarto trimestre 2018. Continua inoltre lo sviluppo del business ICT, con ricavi che crescono del 16% YoY. Conseguentemente i ricavi da servizi retail nel fisso sono cresciuti dell’1,5% YoY ed i ricavi complessivi, sempre nel fisso, sono sostanzialmente stabili nonostante la menzionata discontinuità di Sparkle.

Nel mobile la strategia di focalizzarsi sulla qualità piuttosto che sui prezzi sta dando i primi risultati. Il mercato è diventato più razionale soprattutto sui prezzi, comportando anche un’attenuazione significativa del fenomeno dei passaggi da un operatore all’altro (Mobile Number Portability). Il numero delle linee mobili di TIM si attesta a 31,7 milioni a fine marzo, in crescita del 2,3% YoY. Il tasso di disconnessione (churn rate) si è ridotto di 1.4pp YoY e di 1pp rispetto all’ultimo trimestre del 2018.

Con riferimento ai segmenti di mercato, sono sostanzialmente in linea rispetto all’anno precedente sia il Business sia il segmento Wholesale Domestico in quanto il calo dei prezzi all’ingrosso è stato quasi interamente bilanciato dalla forte crescita delle linee in fibra. I ricavi del segmento Consumer sono calati rispetto all’anno precedente, in quanto occorrerà ancora del tempo perché i benefici di uno scenario competitivo meno aggressivo possano tradursi in un miglioramento dei ricavi.

In Brasile TIM ha incrementato i ricavi del 1,7% YoY grazie al maggior apporto nel mix dei clienti ad alto valore e ad una tenuta complessiva della market-share, confermando la guidance.

L’EBITDA organico di Gruppo è stato pari a 1,8 miliardi di euro, -2,1% YoY, con un forte miglioramento rispetto al -9,9% registrato nell’ultimo trimestre 2018. L’EBITDA margin è cresciuto da 40,4% a 40,7%, grazie ad azioni di riduzione costi. L’EBITDA della business unit Domestico è stato pari a 1,5 miliardi di euro (-4,0% YoY) in sensibile miglioramento rispetto a quello del quarto trimestre 2018 (-13,2% YoY). L’EBITDA di TIM Brasil è cresciuto del +5,5% YoY, in linea con l’incremento registrato nel quarto trimestre 2018 (+5,4% YoY).

TIM copre circa 99% della popolazione con il 4G e l’80% con la fibra ed è impegnata a coprire l’intero Paese con lo sviluppo di fibra, 5G e Fixed Wireless Access. Nei primi tre mesi dell’anno TIM ha investito 0,6 miliardi di euro con una riduzione del 6,5% YoY (0,5 miliardi di euro in Italia, -10,3%) grazie a maggiori efficienze. Nel corso del trimestre la qualità della rete mobile si è confermata la migliore in Italia.

Efficace nel trimestre la gestione del circolante, che ha visto una riduzione di assorbimento di 600 milioni di euro YoY. La rinnovata attenzione all’ottimizzazione del capitale circolante, che continuerà in maniera pro- attiva nel corso del 2019, ha contribuito al miglioramento dell’indebitamento finanziario netto, che al 31 marzo risulta essere di 25,08 miliardi di euro, in calo di 190 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018 e di 457 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2018.

Il management ha presentato al Consiglio di Amministrazione lo stato di avanzamento della partnership con Vodafone per la condivisione della rete mobile che, sulla base di un’analisi in corso di perfezionamento, si stima possa generare in prospettiva 100-150 milioni di sinergie su base annua.

Il Consiglio di Amministrazione ha confermato il mandato all’Amministratore Delegato di finalizzare la trattativa in esclusiva avviata in seguito alla ricezione dell’offerta vincolante per la cessione di Persidera.

Guidance di piano confermata

La guidance è stata confermata e aggiornata per riflettere gli standard contabili IFRS 9/15/16 e la vista “After Lease”:

  • I Ricavi di Gruppo Organici da servizi sono previsti in leggera riduzione (low single-digit) nel 2019 mentre una crescita (low single-digit) è prevista sia nel 2020 sia nel 2021
  • L’EBITDA-AL Organico di Gruppo è previsto in leggera riduzione (low single-digit) nel 2019, mentre una crescita (low single-digit) è prevista sia nel 2020 sia nel 2021
  • I ricavi da servizi Domestici sono previsti in leggera riduzione (low single-digit) nel periodo del piano con l’obiettivo di stabilizzarli dal 2020 (*)
  • L’EBITDA-AL Organico domestico è previsto in calo low single-digit/mid single digit nel 2019 e in crescita low single-digit sia per il 2020 sia per il 2021
  • I ricavi da servizi per TIM Brasil (al netto del fattore cambio) sono previsti in crescita del 3-5% nel 2019 e in crescita mid single-digit sia nel 2020 sia nel 2021
  • L’EBITDA-AL in Brasile è atteso in crescita mid/high single digit nel 2019 con la conferma di un target di EBITDA margin di almeno il 39% per il 2020 (40% confermato pre IFRS 9/15/16)
  • I Domestic Capex sono attesi a circa 2,9 miliardi di euro annui (3 miliardi confermati pre IFRS 9/15/16)
  • I Capex per TIM Brasil sono attesi a circa 12 miliardi di reais (12,5 miliardi pre IFRS 9/15/16) cumulati nell’arco del Piano triennale
  • L’Equity Free Cash Flow cumulato è previsto attorno a 3,5 miliardi di euro nel periodo e ragionevolmente vedrà ulteriori incrementi derivanti da azioni non organiche, attualmente non incluse nel piano, ma in fase avanzata di studio
  • Riduzione dell’indebitamento di Gruppo After Lease con target attorno a 20,5 miliardi di euro nel 2021 prima delle operazioni non organiche (22 miliardi confermati pre IFRS 9/15/16)

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